Notizia inserita il 22/12/2012
Giriamo un appello dell'associazione Il Capofonte a scrivere al Sindaco di Trieste per chiedere il divieto dei botti di fine anno che anche quest'anno uccideranno migliaia di animali.
Leggete quindi la lettera aperte dell'associazione Il Capofonte e scrivete al Sindaco per chiedere anche voi tale divieto: robertocosolini@comune.trieste.it
STOP AI BOTTI DI FINE ANNO NELL'INTERO TERRITORIO COMUNALE
Ogni anno migliaia di animali domestici selvatici scappano, si perdono e muoiono a causa dei botti di fine anno. Certi di interpretare il volere dei numerosi concittadini proprietari di animali domestici che si ritrovano penalizzati a causa dei problemi causati alle loro bestiole dal rumore assordante dei petardi, Vi chiediamo di aderire all'iniziativa già promossa da quasi mille sindaci italiani che vieta la vendita e l'uso di petardi nei loro Comuni.
Tra i Comuni virtuosi che hanno dato la loro adesione ricordiamo: Torino, Milano, Venezia, Modena, Palermo, Pesaro, Bari ecc. Tale divieto non deve intendersi come una limitazione bensì come una dimostrazione di civiltà, sensibilità e rispetto nei confronti di altre specie viventi.
A tale proposito segue una dettagliata relazione del Dottor Andrea Sergiampietri Medico Veterinario.
I botti di capodanno, come si sa, sono una consuetudine popolare.
Un suono forte, improvviso e reiterato senza che abbia mai un
ritmo prevedibile, accompagnato o meno da bagliori più o
meno intensi. I bambini piccoli ne hanno una naturale e istintiva
paura.
Crescendo un ragazzo o un adulto associa a questo boato un
significato sociale che gli permette di non esserne
terrorizzato.
I cani invece il contenuto sociale di "festa" non riescono ad
associarlo al botto artificiale.
Più del 50% degli animali domestici vive questo evento
sonoro come un possibile pericolo.
Già al primo boato la frequenza cardiaca del cane aumenta
raggiungendo anche i 150/160 battiti al minuto, quando in una
situazione normale la media dei battiti è di 60-100 al
minuto. Contemporaneamente la milza rilascia le riserve di sangue
in circolo; questa aumentata disponibilità di sangue
è funzionale alla prima risposta etologica sana di fronte ad
un pericolo: la fuga.
I muscoli hanno bisogno di tutto il sangue a disposizione per
potersi attivare pienamente durante la corsa.
La frequenza e l'intensità del rumore arriva al sensibile orecchio del cane una saettata di dolore fisico. Ancora si osserva un rilascio importante di ormoni come il cortisolo (risposta allo stress), il progesterone, vasopressine ed endorfine. Questo insieme di risposte metaboliche sono di per sé sufficienti a sostenere, con base scientifica, che oltre il 50% dei cani vivono durante il periodo dei botti del periodo natalizio uno stato costante di allerta e stress comportamentale e fisico severo.
I sintomi di questo stato di cose possono essere i tentativi di fuga, comportamenti distruttivi compulsivi verso oggetti, risposte "aggressive" (fortunatamente più rare) verso le persone, manifestarsi di problemi cardiocircolatori anche mortali, sintomi a carico dell'apparato gastroenterico che variano da ipersalivazione a torsione gastrica.
Concludo esprimendo che il prendere coscienza gli effetti e delle conseguenze sul benessere del cane e degli animali in genere dovuti a questa consuetudine popolare dovrebbe dar seguito ad iniziative atte a ridurre se non eliminare la causa.
Dott. Andrea Sergiampietri Medico Veterinario (120MS)
Bibliografia
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