Lo spirito della musicalità dall'età cicladica all'epoca barocca

Notizia inserita il 6/01/2010

Lo spirito della musicalità dall'età cicladica all'epoca barocca: mostra personale della pittrice Alice Psacaropulo all'Antico Caffè Stella Polare di Trieste

S'inaugura sabato 9 gennaio 2010 alle ore 19.30 all'Antico Caffè Stella Polare di Trieste (via Dante, 14) la mostra personale della pittrice triestina Alice Psacaropulo, che sarà presentata dall'architetto Marianna Accerboni. La rassegna, interamente dedicata al tema musicale, propone una quindicina di opere - selezionate dall'artista e amico Claudio Sivini, che ha curato l'allestimento - in cui la Psacaropulo interpreta in modo del tutto personale l'arte delle sette note. I lavori, realizzati a olio e tecnica mista su tela, comprendono gli Idoli cicladici, dipinti dalla fine degli anni novanta a oggi, e i Gruppi musicali, creati dal 1991 al 2007. La rassegna rimarrà visitabile fino al 25 gennaio (orario: tutti giorni dalle ore 7.00 alle 21.00).

Gli Idoli cicladici - scrive Accerboni - traggono spunto dalle piccole statuette presenti nel Museo delle Isole Cicladi, al Metropolitan Museum di New York e in quello berlinese, che hanno particolarmente affascinato la Psacaropulo, essendo il padre originario proprio delle Cicladi. I gruppi musicali sono stati invece ispirati dalla professione del figlio Stefano Casaccia, flautista e ideatore di eventi musicali. La stessa pittrice ha per altro sempre dimostrato grande sensibilità e attenzione per la musica, suonando da giovane il flauto e la chitarra e realizzando nel 1948 per la motonave Conte Biancamano un mosaico a tema musicale.

Nata a Trieste, dove vive e opera, Alice Psacaropulo proviene da una famiglia di origine greca, sicula e lombarda, in cui si annoverano architetti e artisti. Laureata in lettere classiche, si è formata alla prestigiosa scuola di Felice Casorati dell'Accademia Albertina di Torino, ha partecipato alla storica Biennale veneziana del 1948 e ha allestito mostre personali e aderito a numerose collettive di livello in Italia e all'estero. Ha formato - grazie alla sua attività di insegnante - molti fra i più importanti artisti triestini. Oltre alla pittura, ispirata anche da un lungo soggiorno a Venezia e in Honduras, e alla ritrattistica, si è dedicata con grande successo alla decorazione navale e all'affresco.

Dal linguaggio novecentista frequentato attraverso Casorati e altri maestri italiani - conclude il critico - nel corso del tempo ha saputo evolvere la propria vena fantastica in un personale espressionismo e postcubismo e successivamente orientare il gesto verso l'arte surreale e il linguaggio naturalisticio, giungendo sulla soglia dell'astrazione e dell' informale.

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