Attorno a Mozart

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Il Circolo della Cultura e delle Arti di Trieste promuove un ciclo di conferenze con ascolti musicali sul tema "Attorno a Mozart", incentrate su tre grandi compositori e protagonisti della scena musicale del Settecento. Il primo incontro, su Baldassarre Galuppi, vedrà come relatore il prof. Franco Rossi del Conservatorio di Padova, e si terrà martedì 24 ottobre alle 17.30 alla Biblioteca Statale di Trieste, in Largo Papa Giovanni XXIII n. 6 (2° piano).

Le successive conferenze si terranno: il 16 novembre su Giovanni Battista Martini, con il prof. Marco Di Pasquale del Conservatorio di Vicenza, e il 5 dicembre su Vicente Martín y Soler, con il prof. Paolo Da Col del Conservatorio di Trieste.

Il ciclo di incontri, ad ingresso libero, è curato e introdotto dal m° Stefano Bianchi, responsabile della Sezione Musicologia del CCA

Come spiega Stefano Bianchi, curatore degli incontri, le innumerevoli celebrazioni organizzate per il 250° anniversario della nascita di Mozart rischiano di far passare inosservate alcune ricorrenze altrettanto degne di attenzione. Nel 2006 ricorrono infatti i trecento anni dalla nascita di Baldassarre Galuppi e di Giovanni Battista Martini, e i duecento anni dalla morte di Vicente Martín y Soler, tre protagonisti della vita musicale del Settecento, la cui attività fu strettamente connessa con quella di Mozart.

Per illustrare i rapporti tra i tre compositori e il grande Salisburghese, il CCA di Trieste ha chiamati tre specialisti della materia. Nel primo incontro, martedì 24, il prof. Franco Rossi parlerà su "«La clemenza di Tito» da Galuppi a Mozart". Il 16 novembre, nella stessa sede, il prof. Marco Di Pasquale tratterà di: "Giovanni Battista Martini: «Il maestro di musica»". Infine il 5 dicembre, alle 17.45 alla Sala Baroncini delle Assicurazioni Generali, il prof. Paolo Da Col interverrà su "«Tutori burlati» e «Finte semplici»: le vite parallele di Mozart e Vicente Martín y Soler". Tutti gli incontri saranno integrati da ascolti di esempi musicali.


Il primo incontro, affidato a Franco Rossi, parte dalla considerazione che il Settecento vive dei testi di Pietro Metastasio, con molti suoi libretti messi in musica da vari autori. Questo riprendere temi letterari già esposti da altri compositori dimostra spesso un omaggio nei confronti del poeta, ma anche dei compositori che già si sono cimentati in questi lavori.

La ripresa di Metastasio si estende per l'intero Settecento, giungendo a Mozart e in alcuni casi superando anche la sua epoca. Sono più d'uno i lavori che vengono proposti da Mozart e da Galuppi: tra questi il "Re pastore" e "La clemenza di Tito", che seguono storie parallele anche per i pubblici ai quali erano destinate. Pur nel rispetto della bravura del poeta, i due musicisti offrono però di questi testi due visioni diverse: Galuppi interviene -come suo costume- accorciando l'opera, Mozart proponendo un finale diverso. Nonostante la distanza di trent'anni, i lavori di Galuppi e Mozart offrono interessanti spunti di confronto.


Franco Rossi insegna Storia della musica al Conservatorio di Padova e Progettazione di sistemi multimediali all'Università di Venezia. Si è dedicato a ricerche bibliografiche e archivistiche presso le maggiori biblioteche del Veneto, realizzando i cataloghi di numerosi fondi, tra i quali quello seicentesco della Querini Stampalia e quello settecentesco della Cappella Ducale di San Marco, a Venezia. È coautore con Michele Girardi della cronologia del Teatro La Fenice e si è occupato principalmente di storia della musica settecentesca. In particolare ha curato la ricostruzione del "Re pastore" di Galuppi per il Teatro Nuovo Giovanni da Udine e di altri lavori dello stesso compositore per la Fenice ("Olimpiade"), per il Festival Galuppi ("Ifigenia in Tauride", "La partenza e il ritorno de' marinari", "L'inimico delle donne"). Per le edizioni dei Solisti Veneti ha pubblicato il catalogo delle composizioni strumentali del Buranello, e un analogo lavoro dedicato a Tomaso Albinoni.

Stefano Bianchi è diplomato in Pianoforte al Conservatorio di Mantova (1990) e laureato in Lettere con una tesi di laurea in Storia della Musica (Università di Trieste, 1991); ha conseguito il Dottorato di Ricerca in Storia e Analisi della Culture Musicali all'Università di Roma 'La Sapienza' (1997). Ha insegnato Storia della Musica all'Università di Trieste, alla Scuola di Musica 'Pietro Edo' di Pordenone e al Conservatorio 'Tomadini' di Udine. E' autore di circa cinquecento interventi e contributi apparsi su volumi collettivi, atti di convegni, quaderni e programmi di sala di prestigiose istituzioni liriche e concertistiche, ed ha pubblicato per la Libreria Musicale Italiana il volume "La musica futurista. Ricerche e documenti". Dal 1998 è Conservatore del Civico Museo Teatrale 'Schmidl' di Trieste.

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