Trilogia della villeggiatura

Notizia inserita il 21/03/2010

"Toni Servillo alla guida di una compagnia di primo livello porta in scena al Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia lo spettacolo goldoniano Trilogia della villeggiatura: uno degli spettacoli più amati e premiati dell'ultima stagione. Debutto martedì 23 marzo al Politeama Rossetti e repliche fino a domenica 28".

Il Teatro Stabile regionale accoglie con grande soddisfazione sul proprio palcoscenico Toni Servillo. Pur non avendo frequentato con assiduità le stagioni triestine (il pubblico più affezionato lo ricorderà nel 1994 in una interessante messinscena di Zingari di Viviani, e successivamente sul palcoscenico della Sala Bartoli, per ricevere il Premio dell'Associazione Nazionale Critici di Teatro), Servillo è un artista capace, con ogni suo lavoro, teatrale o cinematografico, d'interprete o di regia, di lasciare un segno profondo nel pubblico. Ecco dunque che l'interprete di Titta Di Girolamo ne le Conseguenze dell'amore, del Commissario Sanzi ne La ragazza del lago (film ultimato poco prima di tornare al palcoscenico con il capolavoro di Goldoni, e girato quasi interamente in Friuli Venezia Giulia) è molto atteso quale regista e protagonista della Trilogia della villeggiatura.

Trilogia della villeggiatura è ospite del cartellone Prosa dello Stabile regionale da martedì 23 a domenica 28 marzo al Politeama Rossetti, ed è uno di quegli appuntamenti che è peccato lasciarsi sfuggire.

Lo spettacolo va in scena nel suggestivo allestimento prodotto da Teatri Uniti assieme al Piccolo Teatro di Milano, e conta su una compagnia di alto livello, capace di smussare con sensibilità ed efficacia i profili delle tante figure che animano lo spettacolo.

In esso si fondono tre commedie che il grande autore veneziano scrisse nel 1761 e presentò al Teatro San Luca: Le smanie per la villeggiatura, Le avventure della villeggiatura e Il ritorno dalla villeggiatura, tre momenti per raffigurare la triste educazione sentimentale di quattro giovani, Vittoria, Giacinta, Leonardo e Guglielmo.

Li conosciamo nel momento dei folli preparativi per le vacanze, tutti isterie e speranze, poi seguiamo il turbinio di vicende e di intrighi che li travolge sul luogo della villeggiatura, ed infine assistiamo al crepuscolo di quel grande sogno, il ritorno in città e alla realtà della vita.

«I personaggi principali di queste tre rappresentazioni - scrive Goldoni ne L'Autore a chi legge - sono di quell'ordine di persone che ho voluto prendere di mira; cioè di un rango civile, non nobile e non ricco, poiché i nobili e i ricchi sono autorizzati dal grado e dalla fortuna a fare qualcosa di più degli altri. L'ambizione de' piccoli vuol figurare coi grandi, e questo è il ridicolo che io ho cercato di porre in veduta, per correggerlo, se fia possibile».

È la borghesia nascente, dunque, che come sempre la sua sottile comicità prende di mira, la borghesia che non trova una propria dignitosa identità, che vuol ambire ad essere ciò che non è. In tale comportamento Goldoni vedeva una minaccia: desiderando l'amore, o di ben figurare in società, i protagonisti della Trilogia rischiano infatti di perdersi, di travolgere onore e regole morali, di travalicare i propri limiti economici, di rovinarsi finanziariamente... Goldoni regalando momenti davvero esilaranti al pubblico e altri di tenera malinconia, richiama la borghesia al buon senso: impossibile non riconoscere in questo monito qualcosa di utile anche per noi.

«Ciò che conquista della Trilogia della Villeggiatura - sottolinea infatti Toni Servillo - è la sua assoluta originalità, la sua perfetta architettura teatrale. Sotto i nostri occhi, nello svolgimento delle tre commedie, assistiamo, come se si trattasse di un romanzo, alla trasformazione dei personaggi in "persone" i cui destini, le cui emozioni, ci riguardano e ci toccano profondamente (...) I preparativi per la villeggiatura, l'ansia per la partenza, il tempo disteso delle partite a carte, delle conversazioni estive, a cui seguono i silenzi malinconici del rientro in città, hanno una scansione temporale, un movimento emotivo, un migrare sentimentale fatto di attese e delusioni, di speranze e conflitti, di ottimismo ed infelicità. I personaggi che via via incontriamo sembrano raccontarci un oggi animato dalla necessità di "esserci" piuttosto che di "essere", da una ricerca ostinata e nevrotica della felicità, dall'incapacità di intravedere, all'orizzonte, novità che sostituiscano le abitudini. Goldoni ci offre un'analisi lucida e cruda di questo mondo, che è anche il nostro».

Trilogia della villeggiatura di Carlo Goldoni, è diretto e interpretato da Toni Servillo che interpreta il personaggio di Ferdinando . Lo circonda una compagnia di altissimo livello, composta da molti primi nomi... Andrea Renzi (Leonardo), Francesco Paglino (Paolino), Rocco Giordano (Cecco), Eva Cambiale (Vittoria), Fiorenzo Madonna (Berto), Tommaso Ragno (Guglielmo), Paolo Graziosi (Filippo), Anna Della Rosa (Giacinta), Chiara Baffi (Brigida ), Gigio Morra (Fulgenzio), Betti Pedrazzi (Sabina), Giulia Pica (Rosina), Marco D'Amore (Tognino), Mariella Lo Sardo (Costanza).

Per l'allestimento Servillo si è avvalso del contributo scenografico di Carlo Sala, di Ortensia De Francesco per i costumi. Le luci sono di Pasquale Mari, il suono di Daghi Rodanini.

Lo spettacolo va in scena al Politeama Rossetti da martedì 23 a domenica 28 marzo: repliche serali alle ore 20.30, mercoledì e domenica alle ore 16 vanno in scena le recite pomeridiane.

La Stagione 2009-2010 del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia va in scena grazie al sostegno della Fondazione CRTrieste.

Prenotazioni e acquisti di biglietti possono essere effettuate presso tutti i punti vendita del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia e naturalmente presso la Biglietteria del Politeama Rossetti. Ulteriori informazioni sono disponibili anche sul sito internet del Teatro www.ilrossetti.it e al numero telefonico 040-3593511.

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