Negli ultimi anni il numero di animali usati come cavie di laboratorio per la ricerca biomedica "di base" (quella non finalizzata alla produzione e messa in commercio di un farmaco, un cosmetico o una sostanza chimica in generale) è aumentato del 40%.
Questi esperimenti, assolutamente inutili e anti-scientifici vengono effettuati con il nostro denaro, sotto forma di tasse o donazioni. Parte di questi soldi non vanno infatti ad aiutare i malati, con una vera ricerca medica, ma vengono spesi per fare "ricerca" su malattie create artificialmente su una specie diversa da quella umana.
La ricerca biomedica "di base" è quella non finalizzata alla produzione e messa in commercio di un farmaco, un cosmetico o una sostanza chimica in generale, ma è "tutto il resto", cioè quella ricerca che studia le cause e gli effetti delle malattie, piuttosto che il funzionamento di certi processi bio-chimici, piuttosto che gli effetti del cibo sulla salute, ecc.
Quel che si è notato in questi ultimi anni, stando alle ultime statistiche del Ministero della Salute in merito al numero di animali usati come cavie di laboratorio, è che vi è stato un incremento, decisamente elevato, del 40%, nell'uso di animali nella ricerca di base.
Questo aumento nell'uso di animali nella ricerca di base è stato pagato col denaro dei cittadini italiani. È stato svolto nelle università - sovvenzionate con denaro pubblico, delle nostre tasse - e presso i laboratori delle associazioni per la ricerca medica che chiedono ogni anno l'aiuto di tutti i cittadini "di buon cuore" con le loro maratone televisive e altri eventi di raccolta fondi. Parte di questi soldi non vanno dunque ad aiutare i malati, con una vera ricerca medica, ma vengono spesi per fare "ricerca" su malattie create artificialmente su una specie diversa da quella umana.
La maggior parte delle associazioni per la ricerca medica utilizza una parte rilevante dei fondi raccolti per finanziare la vivisezione.
Per fortuna, un'altra parte dei fondi è invece dedicata alla vera ricerca medica, cioè studi clinici, epidemiologici, studi in vitro, sviluppo di nuove tecnologie per la diagnosi precoce, ecc. Se non fosse per questo tipo di ricerca, non vi sarebbe progresso medico.
Quel che occorre fare è convincere queste associazioni ad investire il 100% di quanto raccolto nella vera ricerca medica, ed eliminare TUTTI i finanziamenti a studi di vivisezione! Così ne trarrebbero vantaggio tutti: i malati, la scienza, gli animali.
Le associazioni più note che finanziano la vivisezione sono:
Ma anche associazioni più piccole molto probabilmente la finanziano, quindi, prima di fare una donazione, occorre richiedere una dichiarazione scritta che attesti che quell'associazione non finanzia, nè in futuro finanziera', studi su animali.
Le associazioni italiane che, ad oggi, hanno dichiarato di finanziare solo ricerche senza animali sono:
Esistono poi altre associazioni che danno aiuto ai malati, ma non finanziano ricerche, e quindi non c'è pericolo che i fondi da loro raccolti vadano a sovvenzionare la vivisezione:
È importante scegliere per le nostre eventuali donazioni una associazione che non finanzi la vivisezione, ma è anche importante far sapere alle "non prescelte" il motivo per cui non si vuole dar loro dei soldi, perchè solo così potranno cambiare comportamento! Quindi occorre scrivere alle associazioni che finanziano studi su animali, invitandole a cambiare destinazione dei loro fondi.
L'altra cosa importante da fare è parlare di questa situazione con quante più persone possibile, e invitare anche loro a non fare donazioni a chi finanzia la vivisezione.
Infine, occorre scrivere per protestare, ogni volta che si può, agli sponsor delle manifestazioni e iniziative che raccolgono fondi per la ricerca medica destinati a una delle grosse associazioni sopra elencate che finanziano la vivisezione, e fare lo stesso con le redazioni di giornali, radio, TV, che parlano di queste iniziative o di "grandi scoperte" fatte sugli animali.
È necessario far sentire il dissenso, per far cambiare le cose, perchè i ricavi di queste associazioni si basano su quanto donato dal pubblico... e quindi l'opinione pubblica può influire, eccome!