Comunicato CacciaIlCacciatore

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[COMUNICATO STAMPA]
SOCIETA' CIVILE CONTRO CACCIATORI: I DIRITTI DEI CITTADINI
STANNO VINCENDO SUI PRIVILEGI DI POCHI INDIVIDUI PERICOLOSI
PER LA SOCIETA'?
30-3-2005

I cacciatori sono arrabbiati a causa dei ritardi nell'approvazione della nuova legge per l'attività venatoria. Si sentono presi in giro perchè i privilegi che erano stati loro promessi da taluni politici - in particolare dal Ministro all'Ambiente Matteoli, così i cacciatori affermano - non arrivano.

Volevano la depenalizzazione di buona parte dei reati venatori, un mese di caccia in più, più specie cacciabili, più potere alle regioni (potere che, come è sempre accaduto, sarebbe stato usato per compiacerli ulteriormente), e molto altro. Ma stavolta non ha funzionato.

Stavolta la società civile - i cittadini che vogliono godere della Natura senza la costante apprensione di finire impallinati, gli agricoltori, gli operatori turistici, le tante famiglie che vivono in campagna - si è ribellata e ha fatto capire ai politici che non era ammissibile concedere ulteriori privilegi a un 1% di persone che svolgono un'attività dannosa e pericolosa per il restante 99%.

Così, quando infine il pdl è approdato alla Camera, a fronte della strenua difesa dei deputati Vascon e Onnis, tante sono state le voci - e tante saranno ancora, se la discussione continuerà - di deputati che hanno aspramente criticato questa proposta di legge. La cui discussione è stata rimandata a data da destinarsi.

"Siamo soddisfatti di questo primo risultato" affermano i portavoce dell'Associazione Italiana Familiari e Vittime della Caccia "perché speriamo che sia l'inversione di tendenza da tanto attesa e per la quale abbiamo lavorato in questi mesi, con il sostengo di tanti singoli cittadini e a fianco di associazioni che si battono contro la pratica della caccia per i più svariati motivi".

L'inversione di tendenza sperata è quella che porterà a limitazioni sempre più consistenti dell'attività venatoria, in ragione dell'estrema pericolosità di questa pratica - in proporzione più pericolosa degli incidenti d'auto e molto più pericolosa degli incidenti sul lavoro - unita alla sua totale inutilità pratica.

"Questo è quello che chiedono i nostri associati, e tutti i cittadini aderenti" dichiara l'Associazione Italiana Familiari e Vittime della Caccia "e tenendo conto che la maggioranza degli italiani vedrebbe ben volentieri abolita l'attività venatoria, questa inversione di tendenza è un atto come minimo dovuto, ma anche saggio, dei nostri politici".

www.cacciailcacciatore.org - info@cacciailcacciatore.org

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