Giorgio Carmelich nasce a Trieste il 12 aprile 1907 da famiglia agiata (tra le occupazioni del padre vi è anche la co-gestione di due noti caffè cittadini). Lo stato precario di salute, che lo costringe a frequenti periodi di cure, non permette al giovane Giorgio di frequentare con regolarità il locale liceo classico.
Ancora giovanissimo fonda, con un amico, Emilio Dolfi, una rivista manoscritta e illustrata, in cui pubblicano racconti e poesie. In seguito il lavoro viene portato avanti tramite una casa editrice di modeste ambizioni, sempre creata e gestita dai due ragazzi.
Alla fine del 1923 Carmelich entra nel Movimento Futurista Giuliano; alcune sue opere vengono pubblicate sulla rivista “L’Aurora” (di cui sarà, in seguito, redattore capo).
Nel corso dell’anno seguente collabora a svariate riviste di matrice futurista: si dedica sia alle arti figurative che alla composizione di testi e poesie. Dello stesso anno è anche la sua prima esposizione.
Nella seconda metà del 1925, conclusa la fase futurista, comincia per Carmelich quella costruttivista a seguito del suo incontro con August Cernigoi.
La parentesi costruttivista ha però vita breve e Carmelich si dissocia ben presto dalla visione del Cernigoi.
Nel 1926, infatti, produce una serie di disegni a matita che gli valgono il riconoscimento dei critici.
Si appassiona nel contempo di fotografia ed architettura, materie che continuerà a studiare fino alla prematura morte (17 agosto 1929)