Lo sviluppo di Trieste, la sua storia e il suo carattere sono indissolubilmente legati alla sovranità austriaca, che si protrasse, quasi ininterrottamente, per più di 5 secoli. Non c'è luogo a Trieste in cui non si respiri un'atmosfera mitteleuropea.
L'itinerario che vi proponiamo parte dal castello di Miramare e dal suo parco, dimora privata dell'arciduca Massimiliano d'Asburgo.
Al termine della visita, che richiede poco meno di mezza giornata, seguite il lungomare (in automobile o in autobus, a piedi è piuttosto lunga), per giungere in città.
Di fronte all'entrata principale della stazione ferroviaria si trova piazza della Libertà, al cui centro è stato collocato il monumento dedicato a Elisabetta d'Austria (nota ai più con il nome di Sissi): tale monumento, realizzato parte in bronzo (la figura dell'imperatrice) e parte in marmo di Carrara ("allegoria delle arti e della natura" e "omaggio del popolo alla sovrana"), fu realizzato alla fine dell'ottocento con i fondi raccolti spontaneamente dalla cittadinanza, affranta per la morte dell'amata Sissi.
Da qui, in pochi minuti, percorrendo via Ghega e via Roma, si giunge in piazza Vittorio Veneto, dove si trova il palazzo delle poste, oggi sede anche del Museo Telegrafico della Mitteleuropea. La piazza, anch'essa di sapore mitteleuropeo fino a pochi anni fa, è stata recentemente restaurata e si propone oggi con un aspetto eccessivamente moderno rispetto agli edifici circostanti (e proprio per questo causa di accese polemiche tra i cittadini, che, in buona parte, non hanno gradito le scelte operate).
L'intera zona prende il nome di Borgo Teresiano, da Maria Teresa d'Austria, l'imperatrice che più di ogni altra contribuì allo sviluppo commerciale ed urbanistico della città. Il borgo è contraddistinto da un rigore geometrico e venne realizzato dalla stessa Maria Teresa, dopo aver fatto bonificare il territorio.
Continuando a percorrere via Roma si arriva al canale di Ponterosso, superato il quale si prosegue fino al Corso Italia, ipotetica linea di confine del borgo Teresiano. Prendendo a destra lungo il corso, si giunge in brevissimo tempo in piazza della Borsa, dove si erge la Colonna di Leopoldo I, sulla cui sommità si trova la statua dell'imperatore, impreziosita dai numerosi dettagli figurativi riscontrabili nella descrizione del soggetto nonchè nella decorazione delle vesti e dell'armatura. La statua attuale è stata sostituita all'originaria realizzata in legno nel 1660, in occasione della visita dell'imperatore alla città.
Da piazza della Borsa si giunge in piazza dell'Unità d'Italia: nella piazza, di straordinaria bellezza, sul lato prospiciente il palzazzo municipale, si trova la Colonna in onore di Carlo VI. Realizzata nel 1728 in occasione di una visita dell'imperatore alla città, lo raffigura in regale atteggiamento, completo di armatura, manto e scettro.
A non grande distanza dalla piazza, proseguendo lungo le rive, si trova l'antica stazione ferroviaria Transalpina, inaugurata nel 1906 dall'arciduca Francesco Ferdinando, oggi sede del Museo Ferroviario.
Sulle alture che circondano la città, alla sommità del bosco Farneto, più noto come Boschetto o bosco al Cacciatore, si trova la villa pubblica Ferdinandiana detta anche Palazzo Ferdinandeo, ispirata a modelli tardorinascimentali, oggi sede di prestigiosi master post universitari (MiB). Essa fu realizzata in segno di gratitudine nei confronti dell'imperatore Ferdinando I che aveva donato alla cittadinanza il vicino bosco.