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Mercoledì 8 febbraio è stata presentata dal Vicepresidente della Provincia di Trieste Massimo Greco, dall'Assessore Provinciale alla Cultura Guido Galetto e dal critico d'arte Claudio H. Martelli, una nuova, importante e innovativa iniziativa culturale varata dall'Amministrazione per far conoscere ai cittadini i "gioielli architettonici e storici" presenti all'interno della sede dell'Ente.
"Questa - ha sottolineato l'Assessore Galetto - è forse la prima volta che l'Amministrazione Provinciale apre le porte ai cittadini e li invita, gratuitamente, a visitare un palazzo storico della città quale è appunto Palazzo Galatti, e tutte le opere che vi sono esposte. E' qualcosa che, dopo l'acquisizione di alcuni dipinti di Dyalma Stultus e dei manoscritti di Tommaseo acquistati all'asta lo scorso anno, ci sentivamo in dovere di fare. Perché opere di rilevanza mondiale come queste è giusto possano essere ammirate da tutti e conosciute anche dai giovani per iquali stiamo studiando ulteriori soluzioni di accesso anche in orario scolastico".
"Gli incontri - ha ribadito Martelli che farà da cicerone ai gruppi in visita - si terranno, per ora, ogni sabato di febbraio e marzo alle ore 11.00 e partiranno dalla Piazza Vittorio Veneto, con un'accurata analisi storica dei suoi mutamenti e dei suoi palazzi, per proseguire dentro Palazzo Galatti, il suo scalone monumentale e le sue sale, ricche di opere d'arte. Potranno partecipare tutti, da comitive scolastiche a cittadini amanti dell'arte e della storia di questa città, ma per evitare disagi, i gruppi saranno di 25 persone al massimo. Per tale motivo occorre prenotare la visita gratuita, telefonando all'Associazione ArteCultura, che gestisce le visite, al numero 040767075, dal lunedì al venerdì dalle ore 10.00 alle ore 12.30. Non si verranno a vedere solo quadri e dipinti, ma, in questa prima serie di iniziative concordate con la Provincia e alle quali ne seguiranno altre già definite, si farà un tuffo indietro nel tempo fino all'epoca di Maria Teresa per arrivare a quella di Giorgio Galatti, tra le altre cose uno dei primi industriali triestini, e giungere poi ai nostri giorni. Un'opportunità unica per conoscere fatti inediti della storia cittadina e personaggi dimenticati".