Alan Turing e il gioco dell'imitazione

Notizia inserita il 9/05/2012

ALAN TURING E IL GIOCO DELL'IMITAZIONE
Un test per l'intelligenza delle macchine

Martedì 15 maggio 2012 - ore 17.30

Sala Baroncini delle Assicurazioni Generali, Via Trento, 8

Con lo scrittore e docente emerito prof. Giuseppe O. Longo (Università di Trieste)

A cura del prof. Andrea Sgarro

Un personaggio importante nella storia della scienza, una problematica ancora di rilevante attualità: Alan Turing e il gioco dell'imitazione: un testo per l'intelligenza delle macchineè il tema dell'incontro, promosso dal Circolo della Cultura e delle Arti e curato da Andrea Sgarro, che si terrà martedì 15 maggio con inizio alle ore 17.30 presso la Sala Baroncini delle Assicurazioni Generali (via Trento, 8) con l'intervento dello scrittore e docente emerito dell'Università di Trieste prof. Giuseppe O. Longo, per mettere in luce il percorso scientifico e la tormentata biografia di uno dei più grandi matematici del XX secolo (1912 -1954), considerato uno dei padri dell'informatica, autore di un criterio su come distinguere il pensiero da una sua imitazione meccanica, per quanto raffinata.

Dopo aver dato segno, fin dalla più tenera età, della genialità che negli anni futuri lo avrebbe reso famoso in tutto il mondo, anche non accademico, e divenuto poi in Inghilterra, durante la seconda guerra mondiale, uno dei più brillanti elementi nella decifrazione dei messaggi scambiati da diplomatici e militari delle Potenze dell'Asse, Turing giunge in seguito a realizzare una macchina capace di leggere una serie su una banda composta dalle cifre uno e zero: il principio in sostanza dell'odierno computer. Perviene infine alla formulazione di una prova di tipo dialogico-imitativo, atta a distinguere il comportamento verbale di un computer da quello di un essere umano, che per definizione pensa. Tale test ha provocato negli anni molte discussioni, sia per la vaghezza della formulazione originale, sia per i progressi via via compiuti dall'intelligenza artificiale, ma ancora, pur a distanza di parecchi decenni dalla prematura scomparsa dello scienziato, suicida a causa di un brutale trattamento omofobico da lui subito, nessun programma per computer è finora riuscito a superare il criterio in modo soddisfacente e restano tuttora aperte molteplici interpretazioni possibili.

CIRCOLO DELLA CULTURA E DELLE ARTI
via S. Nicolò 7, 34121 Trieste
tel/fax 040/366744
e-mail: circolo.culturaearti.ts@tin.it
web: www.circoloculturaeartits.org
orario di segreteria: lunedì - venerdì, ore 15.00 - 18.00

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