Bertold Brecht a "leggio"

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Due atti unici di Bertolt Brecht alla stagione del "Teatro a Leggìo"

Lunedì 6 febbraio, alle ore 17.30, presso il Teatro Cristallo, si terrà il nuovo appuntamento della stagione di "Teatro a Leggìo", organizzata dall'Associazione Amici della Contrada, con il sostegno delle Assicurazioni Generali, della Fondazione CRTrieste, della Regione Friuli-Venezia Giulia e della Provincia di Trieste.

La lettura proporrà due quadri tratti da Terrore e miseria del Terzo Reich di Bertolt Brecht, ossia La moglie ebrea e Lo spione. Per questo debutto brechtiano sul palcoscenico del Leggìo, gli Amici hanno scelto uno dei testi drammatici meno rappresentati dell'autore tedesco, ma non per questo meno indicativo della sua poetica. Scritto tra il 1935 e il 1938, Terrore e miseria del Terzo Reich andò in scena per la prima volta a Parigi nel 1938 con la regia dello stesso autore e le musiche di Hanns Eisler. Il dramma è un'aperta denuncia degli orrori che in quegli anni il nazismo stava commettendo in Germania. Attraverso una struttura articolata in ventiquattro quadri di diversa lunghezza, Brecht racconta storie con protagonisti sempre diversi in cui si evidenzia il disfacimento morale e le atrocità messe in atto dalla Germania di Hitler.

La moglie ebrea è la straziante storia della moglie di un affermato medico la quale, compreso che il clima politico si sta aggravando e conscia che la presenza di una moglie ebrea al fianco di un uomo ariano finirebbe con il danneggiare il marito, decide di andarsene per sempre. Una serie di telefonate cui ipocritamente gli interlocutori fanno finta di non comprendere la verità e una sorta di monologo con cui la donna prepara il discorso di addio al marito, preludono a un finale annunciato, ossia l'assoluta inerzia dell'uomo, il quale non alzerà un dito per impedire la partenza della moglie.

Lo spione è invece la storia di due genitori i quali, dopo una discussione con il figlio, vivono nell'angoscia che questi possa - per vendetta - denunciarli ai nazisti. Mille dubbi e mille incertezze assalgono i protagonisti, i quali ripercorrono in una sorta di incubo tutte le loro azioni e le frasi pronunciate, nel timore che queste possano aver rivelato un loro atteggiamento compromettente. Il rientro del figlio, tuttavia, dimostrerà che i timori dei genitori erano infondati.

A interpretare i due quadri brechtiani saranno Maria Grazia Plos, Maurizio Zacchigna e Marzia Postogna. A dirigere lo spettacolo sarà Lidia Kozlovich, che debutta quale regista per il "Teatro a Leggìo". Le musiche sono di Carlo Moser.

L'accesso alla lettura è riservato ai soci Amici della Contrada e ai soci Circolo delle Generali. Tesseramenti in corso.

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