Carlo Fontana: Intarsi di colore

Notizia inserita il 18/05/2013

Carlo Fontana: Foglie al vento a Barcola, 2009,80x60

5o edizione del maggio del Mini Mu

CARLO FONTANA
Intarsi di colore

18 maggio - 16 giugno 2013
Mini Mu (Parco di San Giovanni)
Via Weiss, 15 - Trieste

Apertura speciale sabato e domenica 26 maggio in occasione di Bioest
Domenica 26 maggio ore 10-12 laboratorio gratuito dedicato ai bambini e ispirato alla mostra

Diciotto opere fra le quali molte dedicate alla città di Trieste. Un canto colorato di grande profondità e sensualità. Questa la mostra "Intarsi di colore" dell'artista Carlo Fontana allestita nella sala espositiva MINI MU (Parco di San Giovanni di Trieste) e promossa, nell'ambito della collaborazione con la Provincia di Trieste, in occasione della 5o edizione del maggio del Mini Mu da Gruppo Immagine, un'associazione culturale accreditata presso il Ministero dell'Istruzione Università e Ricerca che da oltre vent'anni guarda alle idee di Bruno Munari ed è impegnata nello sviluppo della creatività e del pensiero divergente con speciale attenzione ai più giovani, ma non solo.

L'esposizione verrà inaugurata domani, sabato 18 maggio alle ore 18.30, alla presenza della Presidente della Provincia di Trieste Maria Teresa Bassa Poropat, di Roberto Vidali, direttore editoriale della rivista Juliet, che nel presentare il lavoro del pittore Carlo Fontana parlerà di "Arte degli anni Settanta" e di Claudio Barberi, della Direzione regionale per i beni culturali architettonici e paesaggistici del FVG. Accompagneranno l'evento il violino di Silvio Quarantotto e la chitarra di Federico Rossignoli.

Nei quadri di Carlo Fontana troviamo fissata una realtà trasognata, che, nel riprendere le ombre taglienti e le luci artificiali, rende visibile un'atmosfera di esistenza provvisoria, quasi scomposta (o ricomposta) in senso cubista: si tratta di un mondo che talvolta richiama in superficie la vita moderna, dinamica e contrastata, ma che nel sottofondo nasconde sempre uno spirito romantico e spirituale. Una luce calda e gessosa si irradia dalle cose raffigurate, per poi espandersi e abbracciare orizzonti lontani: disegna l'oscillazione di un crepuscolo sospeso fra il preludio di un giorno lontano e la vicinanza di un raggio di luna: un bosco, un fiore, una foglia, un prato sono i termini più semplici e comprensibili di una simbologia immediata e capace di smuovere l'animo alla pacificazione.

Carlo Fontana: Mercatino colorato e profumato, 2008

"Io sono uso scoprire le piccole cose che in realtà, a ben vedere, sono molto importanti: il sole, il mare, l'albero, i fiori, la casa, il profilo di un'architettura" - racconta Carlo Fontana.

Carlo Fontana rappresenta, in qualche modo, un nuovo capitolo dei Maestri del Colore, perché se dinanzi alle tele dell'artista (di origini napoletane, ma trevigiano d'adozione) si possono raccogliere considerazioni stilistiche, estetiche o storiografiche, subito questa opprimente abitudine mentale viene soverchiata dalla beata e chiara presenza di un colore che tutto avvolge, tutto imbeve, tutto crea. Ecco, nell'apparente semplicità di questo lavoro (che viceversa cela una continua ricerca della soluzione cromatica, della composizione e della misura, che non si vergogna di citare, ponendosi con modestia nella scia di una tradizione di grandi conoscitori del mestiere), ritroviamo una lingua materna e cara, un alito di quel soffio vitale che regge tutto quanto di bello c'è al mondo e che molto bene si lega con il colorismo acceso anche di pittori giuliani come Vittorio Bolaffio.

La mostra, con ingresso gratuito, sarà visitabile fino al 16 giugno con i seguenti orari: martedì e giovedì ore 10-12; mercoledì e venerdì ore 16-19. La prossima settimana, in occasione di Bioest, la mostra sarà aperta anche sabato e domenica.

Carlo Fontana: Senza titolo, 009, diametro cm 70

Alla mostra si ispirerà anche il laboratorio "Giocare con l'arte" dedicato ai più piccoli (4-11 anni) che verrà organizzato negli spazi del Mini Mu domenica 26 maggio alle ore 10 alle ore 12 (partecipazione gratuita). Il laboratorio aiuterà i bambini a individuare gli elementi essenziali del codice visivo che saranno l'inizio per sperimentazioni più o meno giocose. La contaminazione fra arte, natura, sentimenti e tecniche saranno alla base dell' "atelier" e permetteranno di entrare nell'opera dell'artista. Per prenotarsi: tel. 040-9899222, 349-7868180, 327/332413 o info@mini-mu.it. Agli stessi contatti è possibile prenotare anche aperture e laboratori su richiesta. Grazie alla profondità di analisi e alla consolidata esperienza del Gruppo Immagine i percorsi didattici di Mini Mu offrono ai più giovani strumentazioni culturali legate al loro mondo contemporaneo, conferendo agli stessi un ruolo centrale e attivo nella gestione dell'apprendimento, stimolando la loro curiosità, assecondando il desiderio di scoperta di sé stessi - quella che bambini e ragazzi sempre possiedono in forma originale - sviluppando occasioni per accrescere immaginazione e creatività. Ogni progetto è conforme a un metodo ben preciso che può essere sintetizzato nei seguenti principi: ritrovare l'azione, esplorare le variazioni, misurare i limiti, modificare i punti di vista, cambiare le dimensioni, trasformare l'organizzazione, ricercare le analogie, spiazzare le abitudini. Non è rilevante il prodotto finale, ma quello che conta è il processo.

A fianco dell'Associazione Gruppo Immagine, nella gestione di Mini Mu troviamo la Provincia di Trieste e l'Azienda per i Servizi Sanitari n.1 Triestina. É proprio grazie a una scelta condivisa tra queste realtà e al sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, che nel 2008 nasce Mini Mu Parco dei Bambini San Giovanni. Un luogo di sperimentazione, che associa all'ispirazione munariana i principi del "Children's Museum; una struttura che, partendo dall'arte contemporanea attraverso i laboratori "Giocare con l'arte", mostre ed eventi open day, sviluppa il "pensiero divergente" e dà impulso alla sperimentazione di una didattica creativa. Mini Mu propone e sviluppa iniziative anche con gli altri musei presenti nel Parco di San Giovanni, accrescendo così la funzione di bene culturale del Parco ora aperto alla piena fruibilità della comunità.

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