Salone d'Autunno dell'Arte Triestina

Notizia inserita il 08/12/2016

9-23 dicembre 2016
Sala del Giubileo (Riva III Novembre, 9)
Tutti i giorni 17-20

Venerdì 9 dicembre alle ore 18 presso la Sala del Giubileo (Trieste - Riva III Novembre, 9 ) si inaugura il 10o Salone d'Autunno dell'Arte Triestina, evento storicamente organizzato dal Centro Iniziative Culturali Z04, con il contributo del Comune di Trieste e il sostegno delle Fondazioni Casali. La rassegna fa seguito alla Quarta edizione di Young Art Selection, svoltasi in novembre presso la Sala A. Fittke, una sorta di "Salone satellite" del Salone d'Autunno che ha proposto i lavori di giovanissimi artisti triestini emergenti che si sono cimentati sul tema del sacro.

"Decima edizione importante e significativa -afferma Franco Rosso, Presidente di Z04 - che si rinnova fedele al ricordo di Dante Pisani che proprio dieci anni fa pensò al Salone come ad una finestra annualmente aperta sull'evoluzione del fare pittura e scultura a Trieste. Una finestra con un orizzonte ampio, comprensiva -negli inviti- della partecipazione di una rappresentanza degli artisti della minoranza italiana operante in Slovenia e in Croazia, come pure di una presenza proveniente dall'Isontino, a conferma e testimonianza che i confini non separano mai un comune approccio civile all'espressività artistica. La mission iniziale è stata rispettata e Dante Pisani (pittore, scultore e poeta) sfogliando oggi i 10 cataloghi che hanno accompagnato il Salone troverebbe conferma della sua intuizione, perchè le immagini riprodotte nella sequenza cronologica confermano che Trieste rimane una città dove si incrociano e si contaminano idee e sperimentazioni che nell'espressività creativa propongono interrogativi e riflessioni sulle inquietudini della società contemporanea: ma anche che il rapportarsi all'arte sempre permette di recuperare a ciascuno di noi uno spazio di autonomia interiore, di rispetto per le idee nuove e per tutto ciò che sfugge all'immediata comprensione".

Enzo Santese del testo introduttivo del catalogo della rassegna sottolinea come " il Salone d'Autunno nell'elegante spazio della Sala del Giubileo e nella libertà tematica usuale mobilita più di cinquanta personalità "implicate" con Trieste in una consuetudine di rapporti in termini di origine, residenza, lavoro e contatti culturali. È per questo che la rassegna si allarga emblematicamente a Croazia e Slovenia, rimarcando così come il capoluogo giuliano sia crogiuolo di incontri, forieri di confronti, talora anche aspri, ma portati ad approfondire il senso del fare-arte nell'attuale momento storico, sottoposto ai sussulti di una fibrillazione che è morale e spirituale prima ancora che economica.

La manifestazione rivela da un'edizione all'altra il grado di vitalità artistica, culturale e produttiva del territorio, facendo conoscere - in qualche caso per la prima volta - esperienze e consentendo di sentire "voci" tra le più significative di questo scenario; ciò dà vita a un'ampia mappa di tensioni intellettuali, di modalità d'approccio all'esigenza narrativa e poetica della realtà, interna ed esterna.

La "vetrina", senza dubbio vasta e illuminata dal dovuto supporto di opere, annovera la maggior parte di coloro che nella ricerca artistica si segnalano per la qualità delle singole proposte. Evidentemente non può essere esaustiva, ma il suo muoversi puntando ogni anno l'obiettivo su nuove realtà le assegna il ruolo essenziale di ricognizione documentale della creatività nell'area triestina. Il suo pregio deriva anche dalla capacità di avvistamento di nuove energie creative, destinate a maturare in belle individualità soprattutto nell'ambito della pittura e della scultura.

Gli artisti hanno costruito un ideale mosaico dove le diverse tessere rivelano che, a parte alcune evidenze mutuate dalla realtà telematica, le modalità espressive insistono con bella messe di esiti sul versante di una figurazione allusiva, a volte ai margini dell'astrazione, in altri casi sospinta nei territori dell'elaborazione lirica; la celebrazione di uno spazio fisico che diviene mentale si attua di volta in volta mediante calcolate scansioni di segno e materia cromatica, qualche altra attraverso la spontaneità del gesto che prelude a una sintesi di linee tracciate nell'impasto oppure fatte emergere da superfici scabre e appena accarezzate dalla pellicola di colore. Il tasso tecnico e poetico della rassegna, fondato su una compagine ricca sul piano compositivo e concettuale, è mediamente accattivante, esibendo una gamma dilatata di proposte, tra le quali il fruitore non ha difficoltà a convergere verso quella più affine al proprio gusto e alla propria sensibilità ".

Artisti partecipanti:

Corrado Alzetta, Giuliana Balbi, Franca Batich, Gabry Benci, Ferruccio Bernini, Patrizia Bigarella, Fulvio Bonazza, Raffaella Busdon, Pino Callea, Vera Cecchi, Ennio Cervi, Paolo Cervi Kervischer, Claudia Cervo, Enea Chersicola, Edoardo Coral, Pino Corradini, Massimo de Angelini, Patrizia Delbello, Francesco Demundo, Manuela De Stefani, Annamaria Ducaton, Aldo Famà, Christian Fermo, Federico Fumolo, Cosimo Fusco, Fabio Fonda, Giovanni Franzil, Ciro Gallo, Sergio Gerzel, Paolo Guglielmo Giorio, Adriana Itri, Monica Kirchmayr, Natasa Ljubojev, Rossana Longo, Renato Manuelli, Enzo E. Mari, Giuliana Martinz, Mauro Martoriati, Patrizia Mikol, Brigida Nussdorfer, Claudio Palcic, Qing Yue, Claudia Raza, Alessandra Rossi, Franco Rosso, Caroll Rosso Cicogna, Tullio Sila, Claudio Sivini, Adriano Stok, Magda Starec Tavcar, Desiderio Svara, Roberto Tigelli, Riccardo Tripodi, Franco Vecchiet, Villibossi, Mauro Tonet (Isontino), Bruno Paladin (Croazia), Fulvia Zudic (Slovenia).

Info: 333.8345924 - info@z04.it

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