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A dare inizio ad un ciclo di iniziative inerenti al tema Arte-Libertà-Disagio Esistenziale avverrà, per gli incontri della Società Artistico Letteraria, venerdì 2 dicembre '05 - alle ore 17 - presso la Biblioteca Statale di Trieste in Largo Papa Giovanni XXIII n. 6, la presentazione del libro di poesie, salmi e dipinti "Il Resto" (Ed. Il Murice) degli autori Fedele Boffoli, Walter Curini e Franco Naglein, con postfazione di Fabio Russo e illustrazioni di Francesco Mignacca e Grazia Semeraro.
Nella stessa circostanza, in sinergia con i contenuti poetici dell'evento, sarà inaugurata la mostra d'arte "Il Resto e la memoria del viaggio" di Alfredo Davoli (già visitabile dal 28.11 e fino al 09.12.05 con orario 10-17.30, presente anche in internet all'indirizzo www.anforah.artenetwork.net.), con supporti critici di Eraldo Di Vita e Maria Tolone.
Riportiamo, a riguardo, le seguenti note critiche:
""Il Resto, troppo ampio per essere simboleggiato in un linguaggio, così vicino ad un silenzio eloquente, è il lato da vivere e da percepire nella pienezza della vita di ogni giorno; come in un poetico viaggio dell'anima da Occidente a Oriente che si intraprende, forzando le Colonne d'Ercole alla volta di sconfinati oceani di sabbia - da Tangeri fino a Samarcanda e al Gange - per riscoprire, attraverso luoghi e civiltà arcaiche, l'interezza di una memoria universale, scolpita e inalterata dallo scorrere del tempo. - gli autori"".
""Con Alfredo Davoli, ne siamo certi, la fotografia ha raggiunto il livello della cultura moderna scritta e dipinta, anche se la fotografia ha solo un secolo e mezzo di vita, mentre la parola e la pittura esistono da sempre. Questo fotografo-artista che accompagna le poesie dei poeti de "Il Resto" traduce i suoi "Reportage fotografici di viaggio" in "Memorie di un viaggiatore" elaborando al computer le foto stesse e trasformandole in opere poetiche. Per rendersi conto di quanto diciamo è sufficiente osservare contemporaneamente le sue foto e i lavori elaborati al computer, che diventano immediatamente delle vere e proprie opere d'arte. Attraveso le foto di Alfredo Davoli si può capire come la fotografia a volte abbia una realtà più pregnante della medesima attualità: ognuna di esse può trasportarci in luoghi sconosciuti e fantastici, modificando il nostro modo di vedere il mondo, convincerci della grandezza e della viltà dell'uomo, consentirci di condividere le rivelazioni di uno spirito artistico e sensibile, renderlo capace di risalire il tempo e infine di trascendere la propria esistenza terrena. - Eraldo Di Vita"".
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