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Giovedì 16 febbraio 2006, dalle 18 alle 21, nello Spazio Juliet di via Madonna del Mare 6, sarà presentato il progetto espositivo di Fabiola Faidiga, dal titolo "La misura è colma", a a cura di Maria Campitelli
In mostra una serie di piccole fotografie, un video e un sottofondo parlato, dai quali si può evincere la realtà di un mondo che, alla domanda: "Quando per te la misura è colma?" (interrogativo che l'artista ha posto a centinaia di persone nel corso dell'ultima estate), talvolta agita le braccia per dare "forza ai remi", talvolta appare rassegnato nell'inerzia.
I "reperti" del progetto "La misura è colma" presentati in anteprima nazionale a Bologna, ad Arte Fiera, nello stand della rivista Juliet, e qui riproposti, fanno percepire come l'autrice abbia affrontato attraverso la performance e l'installazione vocale, la sensazione "collettiva di limite raggiunto" di fronte agli eventi di cronaca quotidiana e al comune e proliferante malcontento.
Questi frammenti visivi e vocali che diventano comunicazione, non si prefiggono soluzioni particolari, né intendono porsi come punto di riferimento di una qualsiasi analisi strutturata nei termini della prassi cartesiana; all'opposto parlano per evocazioni sentimentali e, soprattutto, parlano di tentativi atti a custodire l'integrità di una spiegata rabbia o di un'inspiegabile gioia; e che il supporto impiegato sia uno schermo video, una stampa fotografica o una voce fuori campo, conta poco, davvero molto poco.
Ciò che invece conta è il risultato d'insieme, la sua efficacia evocativa ma anche impegnata e ironica, un insieme di vari elementi che permette di soffermarsi ancora su uno spettacolare fondale scenico, nella fattispecie il canale di Ponterosso a Trieste.
Fabiola Faidiga incrocia la quotidianità della nostra esistenza con la vista ingrandita dello spazio scenografico, in modo da coinvolgere e intrappolare lo spettatore: che cosa sarà mai una barchetta se la si traduce in un campo di cinquanta centimetri quadrati, cosa diventerà mai un rematore se lo si costringe in una superficie di trenta per trenta centimetri, in che cosa potrà trasformarsi un uomo stretto dal malcontento?
A questo principio di straniamento, che già fu proprio dell'età dada (anche se all'epoca era inteso secondo modalità provocatorie), risponde quindi, a suo modo, l'autrice che è coadiuvata, in questo suo particolarissimo progetto, dal prezioso sound designer Francesco Morosini e dalle splendide immagini del fotografo Mario Cipollini.
In questa occasione viene presentato il particolare video LA MISURA E' COLMA realizzato assieme all'artista Luca Gabrielli.
La performance "La misura è colma" è stata proposta a Trieste, nell'estate 2005, nel corso della rassegna d'arte contemporanea "Specchio d'acqua" organizzata dal Gruppo 78 International Contemporary Art e curata da Maria Campitelli ed ha potuto realizzarsi grazie alla disponibilità di tutte le Società di Canottieri della Città di Trieste.
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