Mostra: Un tesoro sconosciuto in un palazzo da scoprire

Madonna con Gesù, mostra Tesoro sconosciuto

Notizia inserita il 03/12/2018

3 dicmbre 2018 - 6 gennaio 2019
Palazzo della Regione Friuli Venezia Giulia
Piazza dell'Unità d'Italia 1, Trieste

Sarà un dipinto di Bernardino Luini, artista di spicco della scuola lombarda profondamente influenzato dalla pittura di Leonardo da Vinci, il "tesoro sconosciuto" protagonista di una mostra che per la prima volta vedrà aprirsi il palazzo della Regione di Trieste come sede museale appositamente progettata per ospitare un'opera del patrimonio culturale del Friuli Venezia Giulia.

Il dipinto "Madonna con Gesù bambino e angeli", un olio su tela (cm 91 X 73) databile dal 1525 al 1532, in deposito al Museo diocesano e Gallerie del Tiepolo di Udine dal 1990, giunse in Friuli a seguito delle nozze tra la veneziana Doralice Cecilia Gradenigo e il nobile Stefano Sabbatini, celebrate nel 1799. Conservata dapprima nel palazzo udinese della famiglia, fu poi trasferita nella cappella della residenza di Pozzuolo del Friuli, dalla quale passò, dopo la sua dismissione, nella chiesa parrocchiale della cittadina e di qui nella sua attuale collocazione.

L'opera è stata scelta alla vigilia delle celebrazioni del 500esimo anniversario della morte di Leonardo da Vinci, maestro da cui Bernardino Luini (Dumenza 1481 circa - Milano 1532), aperto agli influssi della pittura veneta e agli esiti della "maniera moderna" di Raffaello, fu profondamente influenzato, come evidenzia in particolare la produzione destinata alla devozione e al collezionismo privati, cui appartiene l'opera in mostra.

Come sottolinea Giuseppe Bergamini, direttore del Museo Diocesano e Gallerie del Tiepolo di Udine "il dipinto è la replica di quello conservato al Louvre con il titolo Il sonno del Bambino Gesù ed è servito da modello per una copia più tarda e 'soltanto diligente' conservata nella Cappella della Madonna di Loreto a Chiusa di Bressanone. Questo di Udine, invece, può essere assegnato alla mano stessa del maestro, giacché si pone come lavoro di considerevole livello qualitativo, piacevole sia nella composizione giocata sul rapporto tra primi e secondi piani, sia nella trattazione delle singole figure dai volti dolci e dalle espressioni intense, sia nei delicati passaggi chiaroscurali".

La mostra sarà visitabile fino al 6 gennaio 2019 tutti i giorni dalle 10 alle 18 (escluso il 25 dicembre).

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