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La sala comunale d'arte di Piazza dell'Unità d'Italia 4 ospiterà dal 3 al 27 marzo 2006 la personale di Cristiano Leban. L'inaugurazione si terrà venerdì 3 marzo alle ore 18.00 mentre domenica 5 marzo, alle ore 11.30, Franco Savadori condurrà i visitatori lungo il percorso "Sulle tracce di Leban".
"L'arte di Cristiano Leban" scrive Franco Savadori "è espressione
finalizzata ad una ricerca importante, preziosa, profonda. Pur nella sua
intrinseca beltà, non è arte del compromesso estetico e men che men
commerciale e non potrebbe esserlo dato che gli impulsi creativi
dell'artista monfalconese muovono da ben altri presupposti. Per Leban l'arte
è viatico, è mezzo per leggere il proprio travagliato tempo storico, che poi
dovrà convergere verso il proprio tempo interiore cosiccome verso tutti gli
altri tempi, che hanno scandito le fasi della nostra (e non solo nostra)
civiltà. Si afferma - a giusta ragione - che l'attuale momento storico, di
trapasso e di sutura tra due epoche, sia proprio perciò un momento di
sintesi, di rimeditazione e rilettura. In Leban tale processo si evidenzia a
tal punto da risultare quasi stordente.
C'è la varietà, la frammentazione apparente, la duttilità dei materiali e
delle forme proprie degli artisti dei nostri giorni, cosiccome risalta
palese il gusto per il simbolo, l'archetipo, il negletto, lo scordato. Leban
è così contemporaneo da risultare antichissimo, come arcaici sono i suoi
riverberi dorati, al pari dei suoi legni grezzamente scolpiti dal tempo o
delle sue installazioni dai sapori sacralmente pagani. Ma il bello della
faccenda sta nel fatto che in Leban tutti questi processi pan-temporali,
questo continuo giocare di sponda tra passato presente e futuro, sorgono da
un preciso dato concettuale, da una consapevolezza filosofica così ben
delineata in un succinto manifesto - La Mano di Dio - dall'incedere poetico
profetico. Mi sovvengono Gibran, Rumi, ma penso anche agli scritti degli
Spazialisti, all'arte merlinica di Mario Rossello ed a tanti altri stimoli
di cui Leban è consapevole e di cui arricchisce la sua levigata e sontuosa
arte. L'arte di Leban è arte che coniuga la necessità della trasmissione del
pensiero alla bellezza del costruire simboli d'elevazione e consolazione.
Pensateci. "
dal sito www.triestecultura.it
La mostra rimarrà aperta al pubblico tutti i giorni dal 4 al 27 marzo dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 17.00 alle 20.00.
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