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1. Il museo
Il Museo Revoltella si presenta al pubblico dell'estate con un assetto quasi
completamente diverso della galleria d'arte moderna. Il 1° giugno infatti è
stato inaugurato un nuovo percorso espositivo nei quattro piani di Palazzo
Brunner, l'ala moderna del museo, ristrutturata negli anni Sessanta/Settanta
su progetto di Carlo Scarpa.
In occasione del centenario della nascita del grande architetto veneziano,
che quest'anno viene celebrato in tutti i luoghi che recano la sua firma
(Verona, Museo di Castelvecchio; Venezia, Fondazione Querini Stampalia;
Palermo, Palazzo Abatellis, ecc.) anche il Museo Revoltella ha voluto
valorizzare al massimo l'impronta data alla struttura dal suo genio
creativo.
In particolare il nuovo allestimento sfrutta al massimo la luce naturale che
il progetto scarpiano ha cercato di fare penetrare all'interno del museo
attraverso grandi vetrate, lucernai, finestre angolari. Ne deriva una
visione delle opere certamente più appagante di quanto non conceda la luce
artificiale.
Se ne ha un primo esempio già nel passaggio dall'ultima sala di Palazzo
Revoltella alla prima galleria dell'ala moderna, dove la sezione dedicata
alla pittura di storia con nomi altisonanti come quelli di Hayez, Morelli,
Fattori, Induno guadagna, attraverso la brillantezza dei colori, anche
l'attenzione di chi non ama l'enfasi di certa retorica ottocentesca.
Le grandi sale del quarto piano ospitano come sempre i paesaggi di fine '800
(Ciardi, Fragiacomo, Bezzi, Delleani...) e le scuole regionali italiane
(Cabianca, Palizzi, Nono, Laurenti, ecc) ma la nuova sistemazione delle
pareti, disposte perpendicolarmente in modo da catturare il massimo della
luce dalle vetrate laterali, consente di vedere finalmente riflessi e
sfumature forse mai sufficientemente apprezzati.
Per la prima volta una sala del quarto piano è stata completamente dedicata
alla scultura fra '800 e '900, soluzione che consente di 'leggere' più
efficacemente i rapporti fra la tradizione accademica di un Barcaglia, ad
esempio, e le raffinatezze liberty di Bistolfi, ben rappresentato da due
gessi monumentali.
Anche lo spostamento del dipinto di Previati in quinto piano, assieme alle
altre tele dello stesso periodo (Zuloaga, Bilbao, von Stuck), non può che
essere gradito a quanti lamentavano le difficoltà di lettura di dipinti che
nella precedente collocazione non riuscivano ad esprimere tutta la
suggestione della tecnica divisionista.
Finale con sorpresa al sesto piano, dove la luce dall'alto si fa addirittura
abbagliante: nuove strutture di allestimento ma soprattutto nuovi autori
(Crippa, Bogoni) degli anni sessanta, da poco acquisiti o restaurati e
finalmente messi in mostra.
2. Ingresso libero tutti i sabati d'estate
Come incrementare il pubblico dei musei? Come fare conoscere ai cittadini
più distratti i tesori che hanno in casa? Un incentivo è certamente
l'offerta dell'ingresso gratuito come hanno dimostrato recenti esempi in
campo nazionale, su cui si è acceso un vivace dibattito.
Nei grandi musei stranieri, in realtà, il libero ingresso settimanale è una
realtà consolidata e una tradizione (la domenica al Prado, ad esempio) che
incoraggia anche le visite ripetute nel corso dell'anno.
Un invito di questo tipo è quello che il Revoltella vuole fare con i sabati
d'estate a ingresso libero: venite liberamente e tornate più volte! Il museo
offre moltissimo da vedere, una visita è davvero troppo poco.
Così, dal 15 luglio al 26 agosto per sette sabati tutti potranno entrare
liberamente al museo dalle 9.30 alle 13.30 e dalle 16 alle 23, usufruendo
anche dell'apertura serale.
In un orario più ridotto, dalle 10 alle 13 o dalle 15 alle 18, saranno
aperte anche la sala di lettura, fornita di una cospicua dotazione di
riviste d'arte e d'architettura e la biblioteca d'arte contemporanea del
museo.
3. Le visite guidate
Durante l'estate l'offerta di visite guidate da parte del Museo Revoltella è più ampia ed è fondamentalmente di due tipi:
- Servizio continuo di guide svolto da giovani studenti o laureati in storia
dell'arte in tutte le sezioni della galleria d'arte moderna. Per tutto
l'orario di apertura (fatta eccezione per l'orario serale) i visitatori
possono servirsi gratuitamente delle guide presenti nelle sale e rivolgere
delle domande o chiedere l'illustrazione delle opere esposte.
I giovani impegnati in questo servizio sono venti, reclutati su segnalazione
dell'Università degli studi di Trieste.
- Visite guidate ad orari prestabiliti. Nel corso di "Revoltella estate" sono in programma 25 visite guidate su temi specifici che vanno dall'itinerario alla scoperta dell'architettura scarpiana alla descrizione delle nuove sezioni della galleria d'arte moderna, dalle micro-esposizioni di opere uscite temporaneamente dal deposito alla presentazione degli ultimi acquisti.
TEMI E DATE DELLE VISITE GUIDATE
4. Le mostre:
Lessico familiare. La donazione Gruber Benco
(30 giugno - 24 settembre)
La donazione proveniente dalla famiglia Gruber Benco è stata destinata nel
2000, per volontà di Marta Gruber, ultima rappresentante della famiglia, al
Museo Revoltella e alla Biblioteca Civica "A. Hortis" della nostra città.
Articolata in due grossi filoni che giustificano la diversa destinazione,
essa è costituita da oltre un centinaio di opere d'arte e da ben più di 4000
volumi.
Al cospicuo numero di opere d'arte destinate invece al Museo Revoltella
vanno aggiunti tre dipinti significativi donati già negli anni Quaranta da
Silvio Benco al Comune di Trieste: Natura morta di Piero Marussig, Paesaggio
di Arturo Fittke e Ritratto del Professor Pierobon di Gino Parin.
La donazione accolta dal Museo Revoltella annovera una serie di opere di
grande eterogeneità e in cui senz'altro una parte importante è costituita
dalla serie dei ritratti di famiglia, ossia: i due ritratti di Gino Parin in
cui è raffigurata Delia de Zuccoli (Trieste 1882 - 1949), giornalista e
scrittrice che nel 1904 sposò Silvio Benco (Trieste 1874 - Turriaco 1949),
conosciuto nella sede del giornale "L'Indipendente", i ritratti nei quali lo
stesso Parin ritrasse la figlia Aurelia Benco (Trieste 1905 - Duino 1995),
primogenita dei coniugi Benco e sorella di Claudio, figura di forte
temperamento, donna colta e politicamente impegnata, laureata a Bologna in
Scienze agrarie e autrice di numerosi testi incentrati sulle problematiche
agrarie, direttrice della rivista "Umana" nel secondo dopoguerra e
cofondatrice nel 1978 della Lista per Trieste. Ai quattro ritratti citati va
affiancato, per non minore rilevanza qualitativa e interpretativa, il
ritratto di Delia de Zuccoli realizzato nel 1925 da Bruno Croatto.
Una delle opere fondamentali della raccolta è rappresentata dalla Nave
attraccata al porto di Vittorio Bolaffio, significativa anche perché fu il
dono che il poeta Umberto Saba riservò ad Aurelia e Carlo Gruber in
occasione delle loro nozze, nel 1928.
Ai disegni eseguiti nei primi anni Quaranta da Carlo Sbisà, sono affidate le
immagini di Anna e Marta fanciulle, rispettivamente primogenita e
secondogenita di Aurelia e Carlo Gruber. Nata nel 1929, ad Anna Gruber,
attrice, regista, sceneggiatrice, nonché appassionata fotografa, sono
dedicate numerose opere della raccolta, tra le quali quelle provenienti
dagli amici pittori attivi negli anni Sessanta a Belgrado.
Numerosi artisti sono ancora rappresentati con opere di pittura in questa
importante donazione, quali Rinaldo Lotta, Alfredo e Augusto Tominz, Emerico
Schiffrer, Adolfo Levier, Giovanni Lomi ed altri. Altrettanto numerose sono
infine le opere di grafica, disegni e incisioni di Gino Cadorin, Sabino
Coloni, Gianni Russian, Boris Zulian, Tranquillo Marangoni, Federico Righi,
Gino de Finetti, Nino Perizi, per nominare alcuni. Anche la presenza delle
artiste non manca, nelle personalità originali di Lilian Caraian, Maria
Lupieri e Rosetta Czinner.
L'esposizione della donazione Gruber Benco, traguardo importante di un
lavoro di catalogazione e studio di una parte del patrimonio del Museo
Revoltella, costituisce il secondo "appuntamento" di una serie che, avviata
nell'estate del 2005 con l'esposizione dedicata al Lascito Kurländer, si
intende proseguire annualmente per la valorizzazione e presentazione al
pubblico delle acquisizioni di maggior rilievo e significato del Museo
Revoltella.
5. Le mostre:
Giorgio Valvassori. Mosca bianca
(15 luglio - 20 agosto)
Sabato 15 luglio alle ore 19 si inaugurerà la mostra personale dell'artista
Giorgio Valvassori intitolata "Mosca Bianca".
La mostra si inserisce nel progetto "Revoltella Contemporaneo" che mira a
coinvolgere il museo più direttamente nei fatti dell'arte contemporanea,
specialmente di quella regionale.
Iniziato nel 2003 con le personali di Manuela Sedmach, Antonio Sofianopulo e
Mario Sillani svoltesi presso la Sala Gopcevich e continuato con la mostra
di Paolo Patelli al Museo Revoltella, "Revoltella Contemporaneo" intende
porsi come una selezione di ricerche che costituiscono alcune interessanti
emergenze dell'espressività contemporanea.
Il progetto privilegia quegli artisti che si mettono in relazione con lo
spazio espositivo ideando particolari meccanismi estetico-percettivi volti
sia alla valorizzazione del sito che, parallelamente alla dimensione poetica
intrinseca dell'artista.
A partire da questi presupposti à nata la personale "Mosca Bianca" di
Giorgio Valvassori, artista goriziano, che inscena i suoi pensieri nello
spazio.
La sua arte è fatta di pensieri che si tramutano in installazioni o in
tracce disegnate; disdegna il linguaggio urlato e provocatorio e preferisce
segnare di frammenti silenziosi un lungo cammino artistico che lo porta ora
alla personale del Museo Revoltella di Trieste.
Espertissimo nel calibrare i colori, i luccichii e le opacità, le stoffe con
i metalli, le piume con le ocre, struttura i suoi giochi linguistici nel
labirinto dei suoi pensieri, in una ricerca del sé che si fà subito
dimensione esotica. E' un artista che nelle sue ultime personali a
Pordenone, Lubiana, Trieste, Aidussina e Gradisca si tingeva la mano di
pigmento per poi stringerla allo spettatore che - a quel punto - era
costretto a prendere coscienza del fare artistico: l'artista lo trasformava
in individuo "estetico" che poteva liberare i suoi sensi nell'appagamento
del bel riflettere.
Valvassori per la personale del Revoltella presenterà numerosi disegni mai
esposti che, documentando la freschezza inventiva dell'artista, ci informano
di un'immaginazione mai rassegnata al silenzio. Oltre a questo nucleo di
opere interverrà nello spazio del Museo con installazioni e con un
intervento di collegamento tra interno all'esterno che rispecchia la sua
volontà di aprirsi alla tensione del pensiero.
La mostra, realizzata con la collaborazione di Comunicarte, è a cura di Walter Guadagnini, già direttore della Galleria Civica di Modena e prestigiosa firma della critica d'arte italiana; resterà aperta fino al 20 agosto.
6. La musica
Serate musicali
(In collaborazione con la Cappella Civica)
Anteprima Revoltella Estate
Venerdì 23 giugno 2006 - ore 21.00 - Auditorium
Nuova Orchestra "F.Busoni" di Trieste, Massimo Belli direttore
"Buon compleanno Mozart"
Anche al Revoltella una serata dedicata all'arte del grande Wolfgang Amadeus
Mozart, nell'anno delle celebrazioni del 250° dalla nascita.
Revoltella Estate - Serate musicali:
Giovedì 27 luglio 2006 - ore 21.00 - Auditorium
Claudia Vigini soprano, Corrado Gulin pianoforte
"Canzoni e liriche greche"
Un programma di forte suggestione mediterranea, con echi dell'arte e del
folklore tradizionale greco, che ripropone anche la particolare fecondità
degli artisti greci della diaspora.
Giovedì 3 agosto 2006 - ore 21.00 - Sale dell'ultimo piano
Isabella Murro voce, Corrado Gulin pianoforte
"Dickinson & Prevért"
Due aspetti diversi ma complementari della poesia amorosa, esaltata dalla
recitazione di Mariella Terragni, e quindi filtrata attraverso l'ispirazione
musicale cameristica comunicativa della Song e delle Chanson francese.
Giovedì 24 agosto 2006 - ore 21.00 - Sale dell'ultimo piano
"Viozzi Guitar Duo"
Fabio Cascioli e Giulio Chiandetti chitarre
"Tonadilla"
Ancora un'atmosfera mediterranea, stavolta ambientata sul versante iberico e
italiano. La proposta è quella di un raffinato Ensemble cameristico di raro
ascolto: il duo di chitarre.
Ingresso unico € 5,00
7. Anniversari contemporanei
Subito dopo Ferragosto, l'offerta culturale di "Revoltella Estate" si arricchirà di un breve ciclo di incontri che in qualche modo preannunciano l'attività dell'assessorato alla cultura nelle prossime stagioni. Si parlerà di storia contemporanea, cogliendo l'occasione di alcuni significativi anniversari o incontrando gli autori di libri particolarmente importanti.
Il primo appuntamento è con Nico Perrone e Maurizio Cabona che sabato 19 agosto alle 18.30 ricorderanno Enrico Mattei nel centenario della nascita. Sarà proiettato il film di Francesco Rosi "Il caso Mattei", probabilmente con la partecipazione dello stesso regista.
Seguirà, venerdì 25 agosto alle 18.30, una serata dedicata a Renzo De Felice a dieci anni dalla scomparsa. Ne parleranno lo storico Giuseppe Parlato e il giornalista Pasquale Chessa. Anche in questo caso è prevista la proiezione di un documentario che contiene un'intervista a Renzo De Felice.
Infine, sabato 9 settembre alle ore 18.30 si discuterà attorno al libro di Luciano Canfora "Il papiro di Dongo". Sarà presente l'autore.
8. La terrazza
Non sono pochi i triestini che hanno conosciuto il Museo Revoltella per la
prima volta attirati dalla terrazza dell'ultimo piano e dal caffè aperto
nelle serate estive. Senza questo pretesto forse non ci sarebbero mai
entrati nè avrebbero visto l'esposizione permanente o le mostre.
Dopo tredici anni la formula tradizionale cambia e si punta, invece,
sull'abbinamento arte/vino, naturalmente di grande qualità come si addice a
un 'tempio del buon gusto'.
Il partner in questo progetto è l'Enoteca Nanut, uno dei punti di
riferimento per i cultori del vino, che aprirà la sua sede estiva sulla
terrazza del museo per due giorni alla settimana, giovedì e sabato dalle 18
alle 23.
Ci saranno serate a tema, secondo l'estro del titolare, accostamenti con
qualche proposta gastronomica, degustazioni e chiacchiere, che offriranno
certamente un motivo in più per "un salto al Revoltella" all'ora
dell'aperitivo o dopocena.
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