MOSTRA PERSONALE
ROSSANA LONGO. IL SEGNO. LA PASSIONE
BIBLIOTECA STATALE Trieste
PROROGATA FINO AL 31 AGOSTO
In considerazione del grande successo di pubblico e di critica, la mostra Rossana Longo. Il segno. La passione, allestita a Trieste alla Biblioteca Statale (Largo Papa Giovanni XXIII, 6), ideata e curata sul piano critico dall'architetto Marianna Accerboni, viene ulteriormente prorogata fino al 31 agosto. Nella sala conferenze dell'Istituzione rimane infatti visibile una sintesi della produzione artistica della giovane pittrice muggesana, che documenta attraverso una serie di lavori per lo pił inediti, realizzati dal 2000 a oggi, i campi d'azione dell'autrice: disegni, pastelli, incisioni, crayon, dipinti a olio e ad acrilico affrontano il tema del ritratto, del paesaggio e del corpo umano, soprattutto quello femminile, reinterpretati grazie anche a un'accentuata sensibilitą per il mito e per la natura.
Un filo diretto con il Rinascimento - scrive Accerboni - connota la formazione di Rossana Longo: due occhi azzurri e due mani affusolate e instancabili che, con passione, tenacia e convinzione, afferrano istintivamente le coordinate classiche dell'aurea maniera, la grazia e l'armonia rinascimentali, per estrinsecare quell'intima necessitą di modellare i volumi attraverso il segno, realizzato a matita nera o a sanguigna, a carboncino, a pastello, a inchiostro, a penna biro o mediante fini e pazienti incisioni. Oppure, grazie a un gesto pittorico luminoso, consapevole delle tecniche antiche esercitate dai grandi maestri, ma padrone anche di mezzi pił moderni quali l'acrilico. Al di lą della pratica artistica s'intuisce perņ nella pittrice il bagliore di un'ampia cultura, che spazia dall'interesse per la musica classica, la musica popolare celtica, il canto gregoriano e la letteratura, alla passione per la mitologia, l'astronomia, la geometria descrittiva, l'anatomia, la storia dell'arte, con particolare attenzione al periodo che va dalla classicitą al seicento.
I rimandi colti che potremmo accostare al suo talento - conclude il critico - oscillano tra la conoscenza di Raffaello, di Michelangelo, dell'inquieto manierista Bartolomeo Ammannati e del genio del Pontormo; ma, con il passare del tempo, affiora nel suo gesto anche il segno nervoso e istintivo di Treccani e di quegli artisti contemporanei che si sono gradualmente ribellati alla tradizione per andare oltre, forti della lezione acquisita.
Nata a Trieste nel 1973, nel capoluogo giuliano la Longo ha frequentato l'Istituto d'Arte E. e U. Nordio, la Scuola Libera di Figura del Museo Revoltella sotto la guida di Nino Perizi e Vittorio Porro, ha studiato disegno all'Accademia d'Arte della Boston Visual School, pittura e ritratto con il maestro Walter Falzari e incisione con Mirella Schott Sbisą alla Scuola dell'Acquaforte Carlo Sbisą. Nel 1997 si č laureata in Pittura e Storia dell'Arte all'Accademia di Belle Arti di Venezia, nel 1997 e 1998 ha frequentato la Scuola Internazionale di Specializzazione per la Grafica d'Arte Il Bisonte di Firenze. A Barga (Toscana) ha seguito il corso di stampa quadricromatica sotto la guida dell'artista Swietlan Kraczyna, inventore della tecnica stessa. A Staranzano (Monfalcone, Gorizia) ha studiato pittura a olio con l'artista Franco Milani.
Nel 1998 ha illustrato il libro di poesie intitolato Tra Castore e Polluce per l'Associazione teatrale culturale Mimesis di Gaeta. Per la raccolta di versi di Piero Zovatto Il Canzoniere dell'anima (Edizioni Parnaso, 2004) ha realizzato il ritratto dell'autore. Nel 2002 ha ideato ed eseguito tre tondi ad affresco per la facciata della Chiesa di S. Apollinare a Trieste.
Nell'ambito dell'arte incisoria, stampa personalmente tutte le proprie opere.
DOVE: Biblioteca Statale - Largo Papa Giovanni XXIII, 6 - Trieste
QUANDO: 2-31 agosto 2007
A CURA DI: Marianna Accerboni
CATALOGO: no
INFO: 3356750946
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