Notizia inserita il 28/03/2015
Al Museo Postale e Telegrafico della Mitteleuropa di piazza Vittorio Veneto 1, Trieste, è visitabile fino all'11 maggio la rassegna "Storie di donne nella Prima Guerra Mondiale", coordinata dalla curatrice museale Chiara Simon in collaborazione con Ester Pacor, Rosalba Trevisani e Roberto Todero, rispettivamente per l'UDI, il Centro Unesco e l'Associazione Zenobi.
1914: gli uomini partono per il fronte, le donne rimangono sole a affrontare a casa la nuova, dura realtà, impegnandosi con forza e tenacia a reggere le sorti familiari. La rassegna organizzata al Museo Postale si pone l'obiettivo di far luce sul ruolo che la donna ha avuto durante l'immane conflitto, e per farlo utilizza alcune documentazioni inedite. Nella rassegna sarà possibile visionare un documento nel quale una donna racconta la partenza del coniuge dal binario n. 8 della Stazione Centrale triestina, un momento straziante dove l'uomo saluta moglie e bimbi andando incontro a un incerto futuro.
Esposto, poi, un epistolario originale tra una novella sposa e il marito impegnato al fronte - si tratta della famiglia Sevnik, leale all'Impero - che permette al lettore la percezione del clima incerto e teso verificatosi in città l'indomani lo scoppio del conflitto.
Nell'allestimento spicca anche la documentazione dello storico Lucio Fabi ("Trieste 1914 - 1918, una città in guerra") ulteriore elemento per tentare di penetrare l'atmosfera di un periodo storico in cui la guerra, il grande male, viene logicamente percepita da regnicoli e lealisti con occhi diversi.
La donna, in quel marasma, è moglie, madre, figlia, lavoratrice e tanto altro ancora. E' pure internata per le sue idee discordanti con il Governo nel campo di Katzenau, in Austria, dove addirittura è costretta a partorire. E soccorre i fanti caduti durante gli assalti in veste di crocerossina: qui i documenti originali raccontano l'esperienza umanitaria sul campo delle sorelle istriane Marinaz. Le donne sostituiscono gli uomini, sono spazzine e anche postine, lavorano persino nei cantieri e, non poteva essere diversamente, dispensano amore a guerrieri e civili. Di meretricio si legge in una circolare del 1915 del Comando supremo del Regio Esercito Italiano e, stando a alcuni dati, le poverine venivano conosciute quotidianamente da una ottantina di uomini.
Nella rassegna è compresa una interessante documentazione
sulle donne di etnia slava con un omaggio alla poetessa Ludmilla
Prunk.
Oltre ai documenti postali, nell'allestimento della rassegna ha
trovato posto una divisa di postina del Regno d'Italia degli inizi
del Novecento assieme a altri interessanti reperti.
La mostra sarà visitabile sino al 11 maggio 2015
presso il Museo Postale e Telegrafico della Mitteleuropa di piazza
Vittorio Veneto 1, Triese.
Gli orari: da lunedì al venerdì dalle 9.00 alle
13.00, il sabato dalle 9.00 alle 12.25, pure il giovedì
dalle 15.00 alle 18.00 grazie alla collaborazione dell'Associazione
"Cittaviva" di Trieste.
Per informazioni, il telefono è lo 040/6764293.
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