Trieste e Moncalieri: capitali del design

Notizia inserita il 13/05/2009

Sabato 16 maggio in convegno al Civico Museo Revoltella le grandi firme della carrozzeria italiana

Molti si chiederanno cosa possano avere in comune due città situate agli estremi opposti del Nord Italia. Dopo aver ricordato che Moncalieri è considerata la capitale italiana nel campo del design automobilistico, ecco che questo accostamento, almeno per un giorno, è del tutto legittimo. Proprio a Trieste, infatti, l'A.A.V.S.-Associazione Amatori Veicoli Storici ha voluto organizzare, il prossimo sabato 16 maggio, dalle ore 9 alle ore 13 all'Auditorium del Museo Revoltella, il convegno dal titolo "L'Automobile a matita". L'incontro, che vede la collaborazione anche del Comune di Trieste - Assessorato alla Cultura, del Civico Museo Revoltella e della Facoltà di Architettura dell'Università di Trieste, sarà ad ingresso libero, aperto a tutti, esperti del settore, appassionati e curiosi.

All'incontro sono attesi alcuni dei più importanti designers italiani, quelli che hanno imposto lo stile italiano nel mondo: in rappresentanza dello Zagato Design Center il designer giapponese Norihiko Harada e il responsabile marketing Paolo Di Taranto, Enrico Fumia, alla cui matita si devono vetture di larga diffusione quali Lancia Y e Lybra, Alfa Romeo 164 e GTV (coupé e spider) oltre a molte concept cars, Costanzo Rinaudo, Direttore del C.E.M.I. (Centro Europeo di Modellismo Industriale di Savigliano) e il giornalista Marco Centenari, già direttore di Ruoteclassiche. Il convegno sarà coordinato da Lorenzo Boscarelli, presidente della Associazione Italiana per la Storia dell'Automobile AISA.

Largo spazio anche, e soprattutto, ai giovani, i designers del futuro. E' dell'A.A.V.S., infatti, l'idea di coinvolgere i giovani in un concorso internazionale di disegno a matita e/o al computer dal titolo "Car design", attraverso il quale è stato chiesto ai partecipanti di interpretare il futuro dell'auto, con particolare riferimento alla sua forma, alla sua fruibilità, al suo impiego compatibile e sostenibile nel contesto socio economico del terzo millennio. Come i giovani concepiscono l'automobile, come la vorrebbero, cosa si attendono da essa? E' su questi argomenti che l'A.A.V.S. vuole dare voce ai giovani studenti. "Il testimone passa a loro - racconta Vittorio Klun, Presidente dell'A.A.V.S - alla futura classe dirigente. Un testimone simbolico che dirigenti e soci dell'A.A.V.S. consegnano agli studenti di Architettura in forma di matita, quella che hanno usato i nostri grandi designer per forgiare l'immagine e la sostanza delle automobili di ieri e di oggi. Una matita metaforica, che vuol essere il ponte tra la lastra di lamiera battuta a mano dal vecchio carrozziere e il computer del moderno stilista e progettista. Cosa ci diranno i nostri ragazzi? Abbiamo grande fiducia in loro - conclude Klun - sappiamo che ne sanno molto di più di quanto non ne sapessimo noi alla loro età".

Il concorso, che si è chiuso da alcuni giorni, ha conseguito un ottimo risultato con quarantasei elaborati provenienti oltre che dall'Italia, dal Giappone, dall'Indonesia, dalla Corea, dalla Giordania, dalla Russia, dall'Ucraina, dalla Slovacchia, dalla Slovenia, dall'Inghilterra, dagli Stati Uniti d'America, dalla Turchia, dall'Iran e dall'India. Le premiazioni dei vincitori del concorso si svolgeranno proprio nella mattinata di sabato del 16 maggio, a conclusione dell'incontro. Gli elaborati di tutti i partecipanti saranno esposti in una mostra allestita dalla Facoltà di Architettura al piano terra del Museo Revoltella. Al loro fianco alcuni disegni della Cisitalia, concessi dal Museo dell'Automobile "Bonfanti-VIMAR" e dodici meravigliosi figurini della Carrozzeria Touring Superleggera prestati dalla famiglia Bianchi Anderloni, proprietaria del marchio e dell'archivio. L'esposizione, sarà inaugurata sabato 16 e sarà aperta al pubblico fino al 30 maggio, tutti i giorni, tranne il martedì, dalle 10 alle 18.

Ad accogliere i partecipanti, all'esterno del Museo Revoltella, quasi a indicare questo viaggio tra passato e futuro, tre splendidi esempi di eccellenza nello stile dei rispettivi periodi: una Bugatti Type 57 Ventoux (i ruggenti anni trenta), una Cisitalia 202 (i sogni e le speranze dell'immediato dopoguerra) e una Aston Martin DB6 (già proiettata verso la modernità). "Non si può guardare al domani se non si ha coscienza del passato, - afferma Klun - non per nulla gli organizzatori di questo convegno sono fra i più attivi artefici della conservazione e valorizzazione dell'auto storica, a livello nazionale e internazionale. Vediamo dunque come gli studenti interpretano l'auto di domani. A voi giovani, noi della matita siamo qui per ascoltarvi".

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