Notizia inserita il 16/04/2015
A partire da mercoledì 15 aprile e fino a domenica 19, con cadenza praticamente quotidiana saranno presentati quattro spettacoli di questa realtà udinese, l'unica professionale in regione che operi nella produzione di spettacoli di danza e sia riconosciuta dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
«Danziamo perché crediamo nella profonda immediatezza comunicativa della danza, poiché questa utilizza canali sensoriali e non intellettuali per veicolare il proprio messaggio. Danzare un'idea significa riprodurla con lo strumento più universalmente condiviso: il corpo» Lo scritto che la Compagnia Arearea sceglie come proprio "biglietto da visita" la rende immediatamente interessante.
Il 16 e il 17 aprile, alla Sala Bartoli, alle ore 21 andrà in scena "Innesti_Il corpo tecnico" di Marta Bevilacqua che ne è anche interprete con Anna Giustina e Valentina Saggin «Siamo partite - scrivono - da un assunto: oggi diamo alla tecnica il potere di omologare e di renderci seriali. Abbiamo incaricato il volto di rappresentare la soggettività. Ne consegue che il corpo tecnico è un corpo sfigurato, animale solo nel senso di disumano. Innesti è il frutto di un sentimento di imbarazzo e di sottile inadeguatezza». Le musiche sono di Einsturzende Neubauten, David Guetta, King Crimson, Chris Liebing, Marianne Faithfull, Mozart, The For Carnation, Vittorio Vella, l'intelaiatura musicale è di Vittoria Vella e le luci di Fausto Bonvini.
Sabato 18 sarà la volta di "About:Blank" ideata e danzata da Valentina Saggin, Anna Savanelli, Luca Zampar, Roberto Cocconi che descrivono così il loro lavoro in questa opera. «Partiremo invece per un piccolo viaggio e come i viaggiatori cercheremo di assecondare le nostre emozioni partendo dalla musica. La musica: questa sì che sarà un riferimento, una fonte di suggestioni su cui appoggiare il movimento. Una serie di disegni su fogli bianchi, come appunti di viaggio per un lavoro ulteriore, su cui ciò che conta sono i segni, i toni e i colori». Le luci sono di Daniela Bestetti e le musiche una scelta da Raime, David Lang, Forest Swords, Hildur Gudnadottir, Burial.
Per finire nel pomeriggio di domenica 19 andrà in scena una successione di tre assoli, molto suggestivi e variati: in prima nazionale ammireremo Furioso_primo studio su Orlando, seguito da God, don't save the Queen e da Schnurrbart, Friz secondo Lou.
In "FURIOSO_studio su Orlando" Luca Zampar, che ne è ideatore e interprete incarna Orlando Furioso. Sulle tracce delle peripezie dell'antico eroe, trova l'uomo contemporaneo, le sue delusioni, le sue resistenze alla realtà. Si cala dentro la foresta, sale sulla Luna, scappa, attacca, medita... e danza una storia tanto polverosa quanto attuale.
Le elaborazioni sonore sono di Paki Zennaro, le videoproiezioni di Michele Innocente e le luci di Daniela Bestetti.
"God, don't save the Queen" coreografato e danzato da Valentina Saggin parte dalla figura della Regina di Cuori, per affrontare il tema del pubblico e del privato e di come il potere corroda chi lo possiede. Ma la follia non porta sempre frutti negativi. La speranza dell'Amore rimane viva, presente nel simbolo del cuore che è l'antagonista principale della mente. Gli elementi di scena: sono di Belinda De Vito, le musiche di Alva Noto/Ryuichi Sakamoto, Autechre, Brian Eno, Walt Disney, la voce di Alessandro Maione e le luci di Daniela Bestetti.
"Schnurrbart, Friz secondo Lou" di e con Marta Bevilacqua intende restituire a Nietzsche la leggerezza,chiudere gli occhi e restare in superficie, imitarlo, in tutto per tutto, come si imita un maestro, ascoltare la sua musica. Queste sono le direttrici del primo studio su una delle figure meno comprese dall'Occidente. Schnurrbart, in tedesco baffi, è un progetto coregrafico per cominciare a fare "filosofia con i piedi". Gli elementi di scena sono di Belinda De Vito, le luci di Fausto Bonvini.
Fondata nel 1992 dal coreografo e danzatore Roberto Cocconi (forte di una notevole esperienza nel campo della danza contemporanea, maturata con nomi quali Carolyn Carlson e il gruppo Sosta Palmizi) Arearea vanta un nucleo stabile, oggi composto dallo stesso Cocconi, Marta Bevilacqua e Luca Zampar, Valentina Saggin e per la sezione organizzativa da Federica Giuliano. Assieme danno vita a creazioni che si articolano nella doppia dimensione dello spettacolo teatrale e della performance negli spazi del quotidiano: la cifra poetica di Arearea, infatti, risiede nella messa in discussione delle consuete logiche di utilizzo del palcoscenico o della piazza.
La presenza di Arearea in TS Danza 1.0 - Primavera 2015 completa la rassegna che intreccia la grande danza internazionale all'inedita presenza di compagnie italiane, interessanti per la sperimentazione dei loro linguaggi, per l'appassionata dedizione e la tecnica dei loro componenti: la scelta di una realtà di qualità che ha sede in regione, è un ulteriore modo per lo Stabile per fare sistema con altre realtà del territorio, anche nel settore della danza.
Fonte: Comunicato stampa
I biglietti sono disponibili presso i consueti circuiti e punti vendita dello Stabile regionale. Ulteriori informazioni sul sito del teatro www.ilrossetti.it e al tel 040-3593511.
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