Notizia inserita il 17/01/2011
"Donna Rosita nubile di Garcia Lorca diretto da Lluìs Pasqual, è la nuova produzione del Piccolo Teatro di Milano ospite dello Stabile regionale da mercoledì 19 gennaio. In scena tre generazioni di artisti e alcuni tra i più grandi attori di Strehler: Gian Carlo Dettori, Andrea Jonasson, Giulia Lazzarini, Rosalina Neri, Franca Nuti. Accuratissimo l'allestimento, con le scene di Ezio Frigerio ed i costumi di Franca Squarciapino."
È uno degli spettacoli più attesi della stagione, Donna Rosita nubile, il più cechoviano fra i drammi di Garcia Lorca, scelto quale nuova produzione del Piccolo Teatro di Milano e in scena dal 19 al 23 gennaio alla Sala Assicurazioni Generali del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia.
Lo spettacolo è costruito attorno alla figura di una donna, sullo sfondo borghese di Granada: un personaggio femminile delicatissimo e affascinante con un destino dolente di donna ingannata, dignitosa, ferita da un uomo vacuo e disonesto.
Sarà un'attrice elegantissima, duttile e contemporaneamente appassionata come Andrea Jonasson a restituirci il profilo di questa protagonista, Donna Rosita, mentre nelle altre tante figure di cui l'autore la attornia ammireremo un cast che raduna alcuni fra i maggiori interpreti strehleriani. Gian Carlo Dettori, Giulia Lazzarini, Rosalina Neri, Franca Nuti... attori che hanno vissuto l'avventura di Strehler e che hanno fatto grande il teatro italiano ed europeo: l'occasione di ammirarli tutti assieme sul palcoscenico è una delle molte chicche che ci vengono offerte da questa preziosa edizione di Donna Rosita nubile.
A metterla in scena è un altro nome di primo piano del teatro internazionale, Lluìs Pasqual. Catalano, Pasqual ha diretto quasi tutto il teatro di Federico Garcia Lorca, affidandosi a linguaggi scenici diversi, dalla prosa al flamenco, ed è un minuzioso conoscitore del grande scrittore del Novecento spagnolo, in tutte le sue sfaccettature: in Donna Rosita nubile respira e gode dell'atmosfera della commedia che si discosta per molti versi dalla più nota drammaturgia lorchiana.
«L'idea che il pubblico ha dell'opera di Federico Garca Lorca» spiega infatti Llus Pasqual «è di un teatro di grandi tragedie del mondo rurale: penso a Mariana Pineda, in parte anche a Bernarda Alba. In realtà, Lorca è il Picasso della letteratura spagnola: come il pittore ebbe il periodo blu, il periodo rosa, poi aderì al cubismo, anche nella scrittura di Lorca esistono fasi molto diverse. In Donna Rosita, Garca Lorca racconta la fedeltà a una memoria, descrive un modo fuori del tempo di vivere l'amore. Allo scorrere del tempo tocca il ruolo di protagonista e quando il tempo è protagonista, è della vita che si parla».
Inaspettatamente, dunque, Donna Rosita nubile è un testo fragile, delicatissimo, commovente: la storia di una donna che si fa memoria di un amore, finché può, a dispetto del tempo che passa e della banalità della vita che scorre indifferente, appena oltre ai confini della sua casa. «Rosita è un acquerello, una cartolina, tutto dev'essere leggero» commenta Pasqual. «La sua grandezza è che è una storia molto piccola, la vicenda di una zitella che si è fatta ingannare da uno che le ha promesso di sposarla, se n'è andato e per anni le ha mandato lettere zeppe di bugie. Lorca sceglie una storia tanto piccola e la fa diventare enorme».
Ma Garcia Lorca non ne dimentica la soavità e la traduce in modi drammaturgici inusuali, lievi: tutto è fiorito in Donna Rosita, gli atti sono "giardini", gli intermezzi sono deliziosi canti e balli... Rimane dura però la vicenda della protagonista: e lì - per quanto soffusa, ovattata - riconosciamo la crudeltà, che Garcìa Lorca infligge a Donna Rosita.
Il suo pudore, la fede in un uomo traditore, le convenzioni sociali della Granada di primo Novecento, l'hanno spinta ad attendere la realizzazione di un amore vanamente promesso, ma il suo destino è di sfiorire in quella nostalgia.
Trent'anni della vita di Donna Rosita si consumano davanti al nostro sguardo, allo stesso modo in cui si consuma in un giorno l'altra protagonista della storia, la rosa mutabilis. Promessa a un giovane che dopo il fidanzamento lascia la Spagna, Rosita lo attende per vent'anni, fiduciosa che lui tornerà, come le assicura in periodiche lettere. Ma gli anni passano, le amiche di Rosita si sposano ed hanno bambini, il fidanzato non torna e solo alla fine si scoprirà che in realtà si è fatto una vita e una famiglia in Argentina...
Come fa la rosa mutabilis, che lo zio della protagonista coltiva, e che nell'arco di una giornata si schiude vermiglia per diventare quasi bianca la sera e sfogliarsi al calare della notte, anche il destino di Rosita è dunque quello di appassire nell'attesa. Rosita ripercorre poeticamente il ciclo di quel fiore, lo descrive quasi fosse un'invocazione contro il suo destino crudele... Ma quando l'inganno del fidanzato sarà palese e il suo rifugio perduto, un colpo di vento attraverserà la scena: a sfogliare i petali di Rosita e della rosa ormai sfiorite, o, chissà, forse a liberare entrambe dal sortilegio che le ha imprigionate.
In scena ammireremo un cast davvero numeroso e compostio che citiamo in ordine alfabetico, attori con i rispettivi ruoli: Andrea Coppone (Il ragazzo / Il signor X), Gian Carlo Dettori (Zio), Pasquale Di Filippo (Il cugino), Camilla Semino (Seconda Ayola), Alessandra Gigli (Prima Manola / Seconda Zitella), Eleonora Giovanardi (Prima Ayola), Andrea Jonasson (Donna Rosita), Giulia Lazzarini (Governante), Rosalina Neri (Madre delle zitelle), Franca (Nuti Zia), Eugenio Olivieri (Facchino), Stella Piccioni (Terza Zitella / Terza Manola), Franco Sangermano (Don Martino), Sara Zoia (Prima Zitella / Seconda Manola).
Donna Rosita nubile di Federico Garca Lorca si avvale dell'adattamento e della regia di Llus Pasqual che ha lavorato sulla traduzione di Elena Clementelli. Per l'allestimento: le scene sono di Ezio Frigerio, i costumi di Franca Squarciapino, le musiche Josep Maria Arrizabalaga, i movimenti coreografici sono a cura di Montserrat Colomé Pujol mentre Claudio De Pace firma le luci.
La produzione è del già citato Piccolo Teatro di Milano - Teatro d'Europa.
Donna Rosita nubile debutta a Trieste mercoledì 19 gennaio alle ore 20.30 alla Sala Assicurazioni Generali del Politeama Rossetti, vi replica ogni giorno alle 20.30 con due recite pomeridiane, giovedì 20 e domenica 23 gennaio alle ore 16.
Informazioni complete sono disponibili sul sito internet del Teatro www.ilrossetti.it e al numero telefonico 040-3593511.
La Stagione 2010-2011 del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia va in scena grazie al sostegno della Fondazione CRTrieste.