Notizia inserita il 29/01/2011
"Due repliche straordinarie alla Sala Bartoli dello Stabile regionale: "per Infinite o sfinite? scritto e interpretato dalla triestina Emanuela Grimalda e da Paola Minaccioni, per la regia di Michael Margotta. A grande richiesta lo spettacolo rimane in scena anche lunedì 31 gennaio e martedì 1 febbraio, alle ore 21. Biglietti già in vendita per le due date aggiunte".
Infinite o sfinite? di e con Emanuela Grimalda e Paola Minaccioni resta alla Sala Bartoli del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia per due recite straordinarie, oltre la programmazione inizialmente annunciata.
Lo spettacolo infatti non si concluderà domenica 30 gennaio - come previsto in cartellone - ma replicherà straordinariamente lunedì 31 gennaio e martedì 1 febbraio alle 21.
L'aggiunta delle due recite speciali è stata resa necessaria dalla grande richiesta del pubblico che fin dall'apertura delle prevendite aveva affollato le recite in programma, finite tutte "esaurite" in brevissimo tempo.
Autrici e protagoniste - dirette da Michael Margotta - del loro Infinite o sfinite? le due artiste hanno alle spalle una carriera eclettica e di rilievo: basti citare per la triestina Grimalda il recente successo televisivo nella fiction Un medico in famiglia dove interpreta Ave Battiston e la partecipazione all'ultimo film di Sergio Castellitto, e per la Minaccioni le molte apparizioni a Parla con me di Serena Dandini e la collaborazione con il regista Ferzan Ozpetek che l'ha scelta per Cuore sacro e nuovamente per Mine vaganti.
Nello spettacolo percorrono una esilarante ricognizione nel mondo femminile, ritratto da diversi punti di vista.
Infinite o sfinite? è prodotto da Leart' e diretto da Michael Margotta, i biglietti per le due repliche straordinarie si possono già acquistare presso i consueti punti vendita dello Stabile regionale.
La Stagione 2010-2011 del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia va in scena grazie al sostegno della Fondazione CRTrieste.
"Prosegue la tranche di grandi successi alla Sala Bartoli dello Stabile regionale: "tutto esaurito" fin dall'inizio delle prevendite anche per Infinite o sfinite? scritto e interpretato dalla triestina Emanuela Grimalda e da Paola Minaccioni, per la regia di Michael Margotta. Un affresco esilarante ma non per questo meno veritiero dell'universo femminile. Debutto il 25 gennaio e repliche fino a domenica 30".
«La comicità nasce dalla disperazione e dal senso del ritmo» asserisce Emanuela Grimalda, attrice di origine triestina, che ritorna in città - assieme a Paola Minaccioni - con uno spettacolo che ci regalerà risate inarrestabili e intelligenti, tutte volte all'universo femminile.
Infinite o sfinite? - questo il titolo della loro pièce - va in scena alla Sala Bartoli dal 25 al 30 gennaio, davanti a una platea completamente esaurita fin dall'apertura della prevendita.
Autrici e protagoniste - dirette da Michael Margotta - del loro Infinite o sfinite? le due artiste hanno alle spalle una carriera eclettica e di rilievo: basti citare per la Grimalda il recente successo televisivo nella fiction Un medico in famiglia dove interpreta Ave Battiston e la partecipazione all'ultimo film di Sergio Castellitto, e per la Minaccioni le molte apparizioni a Parla con me di Serena Dandini e la collaborazione con il regista Ferzan Ozpetek che l'ha scelta per Cuore sacro e nuovamente per Mine vaganti.
Il teatro, e in particolare la comicità, è però il fil rouge di questi loro percorsi e dunque eccole sul palcoscenico, a raccontare una realtà che conoscono molto bene e che - da acute osservatrici - riportano nelle più molteplici ed esilaranti sfacettature, partendo da una "scomodità", da un disagio (la disperazione a cui allude Emanuela Grimalda) e sviluppando la narrazione in modo vertiginoso e ritmato.
La serata si prospetta spassosa e non distante dalla verità, e perciò interessantissima.
Lo spettacolo si è generato attorno a una prima - e un po' folle - idea di Emanuela Grimalda di immaginare Dio come donna. E in una parte di Infinite o sfinite? fa proprio questa, dalta dalla Terra all'Infinito e racconta di un Dio-donna e neanche giovane. Contrariamente al trend del momento, per l'attrice Dio è una Signora di mezza età, fa i miracoli ma anche i conti con le rughe, che nel suo caso sono eterne, e come si sa all'eternità non c'è rimedio. Non è magra perché tende ad espandersi come l'universo. È terribile ma anche insicura, perché una donna anche se è Dio fa fatica a crederci!
Quando assieme a Paola Minaccioni fa ritorno alla dimensione di tutti noi mortali, ecco che si incontra subito si passa allo Sfinito: scesa tra gli uomini la donna deve fare davvero i miracoli «Avete provato a mettere assieme il marito e il mutuo, la carriera e la diarrea dei figli? Avete provato a cercare un asilo nido, far salire un passeggino in metropolitana all'ora di punta? - dicono le due simpatiche protagoniste - Questi sì che sono miracoli!»
Poi - raccontano Grimalda e Minaccioni - a forza di far miracoli finisce che le donne si abituano a fare troppo... È anche lì non va bene: donne che amano troppo, mangiano troppo, parlano troppo, fanno tutto troppo appaiono tutte divertentissime nelle loro crisi nella galleria della Minaccioni.
Il loro spettacolo ci fa ridere e riflettere su un mondo popolato da manager rampanti, iperfemministe dalle improbabili campagne, povere assassine, vecchie ciniche, qualunquiste coatte, ed eleganti snob la cui Bibbia è Vanity Fair. Nei palazzi dell'amministrazione come nelle redazioni dei giornali si consumano le Impiegatomachie, feroci lotte tra figure mitologiche metà donna e metà sedia da ufficio, mentre nei centri commerciali e negli outlet la maggioranza cerca di sfangarla... Magari pregustando Il Giorno del Giudizio Universale in cui finalmente gli Ultimi saranno i primi e gli uomini partoriranno con dolore...
Prodotto da Leart' e diretto da Michael Margotta, Infinite o sfinite? replica alle ore 21 alla Sala Bartoli da martedì 25 a sabato 29 gennaio: domenica 30 la recita è pomeridiana con inizio alle ore 17.
La Stagione 2010-2011 del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia va in scena grazie al sostegno della Fondazione CRTrieste.