Fiona, adattamento teatrale del romanzo di Mauro Covacich

Notizia inserita il 16/04/2013

"Debutto nazionale a Trieste, il 16 aprile per Fiona testo teatrale tratto dall'omonimo romanzo di Mauro Covacich, autore che con una scrittura tagliente e allucinata ritrae la realtà contemporanea, nel suo vuoto di senso. Ritratto sofferto di un uomo d'oggi, fra carrierismo, adozione, vuoto dell'anima e mondo televisivo, lo spettacolo è interpretato da Orlando Cinque e diretto da Andrea Liberovici in un allestimento emozionante e ricco di sortilegi".

Orlando Cinque

Debutta a Trieste martedì 16 aprile Fiona di Mauro Covacich, spettacolo diretto da Andrea Liberovici e interpretato da Orlando Cinque, che rappresenta un momento fondamentale del progetto che il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia incentra sulla forza della drammaturgia contemporanea, volgendosi ad autori radicati nel territorio.

Covacich, triestino - autore di romanzi di successo (anche Fiona nasce in questa forma, nel 2005) -tratteggia nel testo un quadro della realtà contemporanea, attraverso una scrittura tagliente, ricca d'induzioni, talvolta allucinata e assumendo il punto di vista del protagonista, Sandro.

Un uomo d'oggi, ritratto nel suo caos interiore, nel suo smarrimento che si perde nella patologia psicologica. Un mal di vivere restituito - nell'efficace lavoro di adattamento e regia di Andrea Liberovici, artista di grandissimo interesse - anche dalla costruzione dello spettacolo: un flusso di coscienza dai ritmi frenetici e spezzati, con una dimensione multimediale, come un inquietante "zapping"...

In effetti per Sandro il linguaggio della televisione è il pane quotidiano: è uomo in carriera a Milano 2, dove va in onda Habitat, un reality show di successo di cui è autore. Un reality crudo, tanto più seguìto, quanto più diviene specchio del vuoto di valori e di pensiero della società. Ma Sandro è anche marito irreprensibile di Lena, con cui condivide l'abissale frustrazione di essere genitori adottivi di Fiona, una bimba haitiana che rifiuta ogni contatto affettivo, non parla, rosicchia tutto, quasi a colmare una metaforica fame.

Infine Sandro ha un profilo oscuro, inquietante, imprevedibile, grazie al quale lo spettacolo vira verso inattesi toni noir...

La televisione, specchio del vacuum quotidiano, i supermercati - totem della solitudine contemporanea, alleviata dalla febbrile corsa al consumo - e una famiglia che diviene luogo di ansie e non di pacificazione, fanno da attualissimo sfondo al malessere di quest'uomo eccellente e assieme oppresso.

In un allestimento che si avvarrà di una pluralità di codici espressivi, dà sostanza scenica al protagonista Orlando Cinque, capace di arricchire ogni interpretazione d'intelligente introspezione e di sensibili sguardi sulla realtà. Il suo personaggio, perseguitato da una vita alienata, dai suoi incubi, dal suo autodistruttivo disorientamento, spera in una sorta di "liberazione", di anestesia dall'ansia quotidiana e tenta infine di far "esplodere" la propria situazione nella dimensione che oggi, penosamente, rischia di restare la sola ad offrire la consapevolezza della nostra identità.

FIONA
di Mauro Covacich
adattamento e regia di Andrea Liberovici

con Orlando Cinque
e con Irene Serini, Caterina Luciani

progetto scenografico Irene Novello
luci Paolo Giovanazzi
suono Carlo Turetta

produzione
Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia

Debutto nazionale: martedì 16 aprile 2013, ore 21 - Sala Bartoli del Politeama Rossetti - Trieste

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