Notizia inserita il 17/10/2007
Sala Ariston Viale Romolo Gessi, 14 TRIESTE
venerdì 19 ottobre 2007
ore 21
RESA DEI CONTI
atto unico
di Gabriella Musetti
adattamento e regia di Sabrina Morena
con Sara Alzetta
Ingresso libero
Spettacolo promosso da
Associazione culturale La Macchina del Testo
Rassegna Teatro Aperto 2007
Un filo tra donne
"Resa dei conti", atto unico di Gabriella Musetti, per la regia di
Sabrina Morena, con Sara Alzetta come protagonista, sarà in scena
venerdì 19 ottobre 2007, alle ore 21, allla Sala Ariston di Trieste,
terzo spettacolo della rassegna Teatro Aperto promossa
dall'Associazione La Macchina del Testo con la collaborazione del
cinema Ariston e il contributo della Regione FVG. Un sogno, una
memoria che ritorna, una presenza (un fantasma?) che si manifesta
all'improvviso e riporta la protagonista indietro negli anni, a
ripensare la sua vita, gli eventi accaduti. Senza rimpianti e senza
alterare il passato, la memoria vuole arrivare a capire i legami
sottili che hanno collegato gli eventi di una vita, ripercorrendo le
situazioni, rileggendo i fatti attraverso il filtro del tempo. E' la
storia di una profonda amicizia tra due donne, della condivisione di
affetti e di lavoro nella scuola con l'impeto e il ribellismo degli
anni Settanta, un periodo di tensioni e di creatività. E' un confronto
con la vita che va avanti nonostante tutto, con la morte che spacca
gli equilibri, con le macerie che restano a ingombrare gli
spazi. Sabrina Morena, regista triestina che ha lavorato con Giorgio
Pressburger negli spettacoli di Mittelfest e nel 2007 ha coordinato la
manifestazione "Teatri a Teatro a Trieste e Provincia", interpreta il
monologo alternando la recitazione a spezzoni di film scelti in
collaborazione con la Cappella Underground e montati da Antonio
Giacomini. Le nostre vite sono accompagnate da immagini di film e
quale migliore contesto per sperimentare questo inedito connubio tra
Cinema e Teatro, se non una sala cinematografica? Cercando di
districare la matassa di un'amicizia e di trovare il filo di una
relazione, lo spettacolo unisce i suoni della voce dolce di Sara
Alzetta, i movimenti del corpo sinuosi tra i fili di un gomitolo che
si dipana sulla scena, il cinema degli ultimi cinquant'anni e
l'intensa storia di un'amicizia scritta al femminile da Gabriella
Musetti, poetessa triestina di adozione, autrice di diversi libri, tra
cui l'ultimo "Donne di Frontiera", il Ramo d'Oro Editore, una raccolta
di interviste biografiche a quaranta donne triestine e della
regione. Uno spettacolo che cattura un sentire delicato e graffia
sotto la superficie per scoprire ambiti nascosti. Le parole e i
movimenti di Sara Alzetta, attrice triestina che si è formata a Roma e
a Milano, lavorando al Piccolo Teatro con Giorgio Strehler e
proseguendo, poi, il suo percorso professionale sotto la direzione di
importanti registi tra cui Giancarlo Cobelli, Marco Mattolini,
Gianfranco De Bosio, Giuseppe Dipasquale, Massimo Castri, Toni
Servillo, avvicinandosi da qualche anno anche a forme di
sperimentazione performativa, scandiscono una storia privata che ha a
che fare con gli eventi di un periodo di fermenti, di speranze, di
conflitti e integrano il materiale visivo nella costruzione di questo
spettacolo giocato su più registri.
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