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Il terzo appuntamento con la Stagione sinfonica avrà luogo venerdì 29 settembre con replica domenica 1 ottobre a Trieste e sabato 30 settembre a Pordenone: sul podio il M° Jean Claude Casadesus, di cui è stata molto apprezzata al "Verdi" la direzione del "Faust" di Gounod.
Il programma del concerto è interamente dedicato ad autori francesi. Aprirà la serata l'esecuzione della Messe de Requiem per soprano, baritono, coro e orchestra op.48 di Gabriel Fauré nella seconda versione eseguita per la prima volta a Parigi alla Madeleine nel 1901. Si tratta di una stesura più ampia, con l'aggiunta dell'Offertorium e una rielaborazione del Libera me, rispetto alla stesura originaria. Anche dal punto di vista dell'orchestrazione, questa seconda stesura prevede la presenza di corni, trombe, tromboni e la presenza del baritono accanto al soprano. Solisti dell'esecuzione saranno la georgiana Elizaveta Martirosyan e il francese Marc Barrard. La Messa , a detta dell'autore, "non esprime angoscia, paura o dolore inconsolabile: è piuttosto una serena meditazione sull'ineluttabile, sostenuta da un sentimento molto umano di fede nell'eterno riposo".
Di grande impatto la partecipazione del Coro, preparato dal M° Lorenzo Fratini.
Dopo l'intervallo sarà eseguita una selezione dalle Suite n.1 e Suite n.2 di Carmen di Georges Bizet. Concepite dal compositore nel 1875 come uno spartito per canto e pianoforte dopo il fiasco del debutto di Carmen, che modificava la stesura originale dell'opera in numerosi punti, dopo la morte di Bizet, avvenuta a soli 37 anni per un attacco cardiaco, Ernest Guiraud, ricavò da Carmen due Suites orchestrali entrambe formate da sei numeri. Saranno eseguite nell'ordine, il finale Les Toreadores, il Prélude, L'Aragonaise e l'Intermezzo dalla Suite n. 1 e il Final dalla Suite n. 2. La composizione si ispira dal folklore, come per esempio l'Entr'acte III di carattere agreste in origine concepito per L'Arlesienne , ai ritmi della danza, a una Spagna peraltro mai conosciuta da Bizet ma che l'autore interpreta con eccezionale abilità e maestria.
Infine di Maurice Ravel sarà eseguita la Suite n. 2 tratta dal balletto Daphnis et Chloé che fu rappresentato per la prima volta nel 1912 al Théâtre du Chatelet di Parigi per i Balletts Russes di Diaghilev con la direzione del compositore stesso. Da questa che venne definita "sinfonia coreografica", Ravel trasse due brani da concerto: una Prima serie ed una seconda, la Suite n. 2 che ebbe molta più fortuna e successo e che è formata da tre parti che si succedono senza soluzione di continuità: Lever de jour, la magia dell'alba, la Pantomime di Daphne e Chloe, in ricordo del dio Pan e infine, la Danse générale che conclude il balletto in un gioioso baccanale.