Notizia inserita il 15/04/2015
Di: Enzo Moscato
Adattamento e regia: Mario Martone
Direzione musicale: Mario Tronco
Scene: Sergio Tramonti
Costumi: Ursula Patzak
Luci: Pasquale Mari
Suono: Hubert Westkemper
Coreografie: Anna Redi
Aiuto regia: Raffaele Di Florio
Assistente scenografa: Sandra Müller
Musiche: ispirate alla Carmen di Georges Bizet
Arrangiamento musicale Mario Tronco e Leandro Piccioni
Regia: Mario Martone
Produzione: Fondazione del Teatro Stabile di Torino e Teatro di
Roma
Interpreti: Iaia Forte, Roberto De Francesco e con Ernesto Mahieux,
Giovanni Ludeno, Anna Redi, Francesco Di Leva, Houcine Ataa, Raul
Scebba, Viviana Cangiano, Kyung Mi Lee
Esecuzione dal vivo: Orchestra di Piazza Vittorio, (in ordine
alfabetico): Emanuele Bultrini, Peppe D'Argenzio, Duilio Galioto,
Kyung Mi Lee, Ernesto Lopez, Omar Lopez, Pino Pecorelli, Pap Yeri
Samb, Raul Scebba, Marian Serban, Ion Stanescu
Repliche: 5
Sarà uno spettacolo nuovo, di teatro e di musica, di poesia e di ritmo: vi riconosceremo gli accenti più diversi, dalla Zarzuela alla sceneggiata, linguaggi per tratteggiare una storia in cui - pur rifacendosi essa all'omonima opéra-comique - scopriamo riecheggiare dolorosamente la cronaca attuale di troppi casi di "femminicidio". Una consuetudine la cui violenza si è a lungo nascosta nella tradizione del "delitto passionale" e che trova un archetipo nel libretto del capolavoro di Bizet.
Sono infatti queste le fondamenta su cui poggia il fantasioso lavoro creativo e interpretativo di Mario Martone e Mario Tronco, da cui prende vita l'interessante messinscena di Carmen che chiuderà la programmazione di Prosa 2014-2015.
I due artisti - Mario Tronco, anima dell'Orchestra di Piazza Vittorio, e Mario Martone, regista di altissimo livello (l'ultima sua regia allo Stabile è stata I dieci comandamenti di Viviani, nel 2001) - da molto sognavano di collaborare a un progetto comune: entrambi hanno Napoli alle spalle, ma sempre ben presente nei loro pensieri ed entrambi hanno sempre immaginato il teatro e, in particolare, il teatro d'opera come un terreno di incontro ideale.
E così nasce l'idea di Carmen: presto la figura della protagonista assume il profilo di Iaia Forte, amica, musa e donna capace di stare al centro di molti incroci, quali saranno quelli della banda mista di napoletani e di immigrati che popoleranno il palcoscenico. Ed è sembrato altrettanto naturale coinvolgere Enzo Moscato - autore, performer-regista anomalo e inconfondibile - a riscrivere i testi di questa favola mediterranea attraverso la cifra che più gli appartiene e che già in passato lo ha condotto a misurarsi con diverse tradizioni teatrali e musicali, rilette alla luce della più agguerrita cultura europea contemporanea, oltre che della sua indole partenopea.
Coerenza artistica dunque, e allo stesso tempo eclettismo e gusto per la contaminazione in quest'affascinante rilettura di Carmen. A completare il quadro, con pennellate uniche e preziose, sarà infine il contributo dell'Orchestra di Piazza Vittorio, al suo debutto sul palcoscenico dello Stabile regionale: un assieme di ottimi musicisti - diciotto - che provengono da dieci paesi e parlano nove lingue diverse . Insieme, trasformano le loro tante radici e culture in una lingua singola, la musica.
Formazione nota a livello internazionale e di innata teatralità, l'Orchestra di Piazza Vittorio è la voce profonda ed autentica di un comune sentire, che riunisce artisti, culture e tradizioni, memorie, sonorità antiche e nuove, strumenti sconosciuti e melodie universali. Un mosaico che ritroveremo nella partitura di questa Carmen, gitana e popolare, ispirata e semplice, immediata e raffinatissima, capace di mettere a nudo e avvicinare alla sensibilità dello spettatore di oggi, la grande forza e l'emozione della composizione originale.
Fonte e maggiori dettagli: Scheda spettacolo sul sito del Teatro Rossetti
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