Vecchio mondo

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Terzo appuntamento di "Teatro a Leggìo" con Vecchio mondo di Aleksej Arbuzov

Il nuovo anno si aprirà, per gli "Amici della Contrada" con un evento fuori dall'ordinario. Lunedì 9 gennaio, con inizio alle ore 17.30, presso il Teatro Cristallo, avrà luogo la lettura di Vecchio mondo di Aleksej Arbuzov. Lo spettacolo riunirà in una sola volta coloro che, da sempre, rappresentano agli occhi del pubblico triestino "La Contrada", ossia Ariella Reggio, Orazio Bobbio e Francesco Macedonio. Ai due attori sarà affidato il ruolo dei protagonisti, Lidija Vasile'evna e Rodion Nikolaevic, mentre Francesco Macedonio curerà la regia della lettura.

Per il regista goriziano, in verità, si tratta di un ritorno a un testo che ha messo in scena parecchie volte, a partire dal 1979, quando ne firmò la regia per un allestimento del Teatro Stabile del Friuli-Venezia Giulia, con la grande Lina Volonghi e Ferruccio De Ceresa. In seguito, nel 1988, fu La Contrada ad affidare nuovamente a Macedonio la messinscena di Vecchio mondo, questa volta con Ariella Reggio e Carlo Montagna.

Ora il testo viene riproposto dagli "Amici della Contrada", che hanno pensato di affiancare i tre nomi-simbolo dello Stabile privato triestino.

Vecchio mondo, il cui titolo originale è Commedia all'antica, venne scritto dall'autore russo nel 1976 e, da allora, è divenuto cavallo di battaglia di tanti grandi interpreti. La vicenda narra la storia di un idillio tra due anziani, Lidija Vasil'evna e Rodion Nicolaevic, che si incontrano in una casa di cura sita sulle rive del Baltico. Lei è una delle ospiti, mentre lui è il primario della casa stessa. Divisa in una serie di scene che scandiscono i giorni di permanenza della donna presso la casa di cura, la commedia procede attraverso la descrizione dei due differenti caratteri: lei donna vivace e ricca di iniziative, ma allo stesso tempo misteriosa sul suo passato; lui uomo dal temperamento più tranquillo, ma pronto a lasciarsi travolgere da un a inaspettata storia sentimentale. Nonostante le differenze tra i due, le linee dei loro destini convergeranno in virtù della loro isolata solitudine.

Aleksej Arbuzov, autore moscovita, è vissuto tra il 1908 e il 1986. Debutta nel 1930 con La classe, lavoro in cui descrive con lirismo e spontaneità la gioventù a lui contemporanea. Raggiunge tuttavia enorme popolarità nel 1939, con Tanja, ritratto di una giovane donna divisa tra l'amore e l'impegno politico. Durante la seconda guerra mondiale organizza una compagnia che gira per il fronte, rappresentando anche alcuni suoi nuovi lavori: Città all'alba (1940), L'immortale (1942), Una casetta a Cerkizov (1943). Dopo la guerra scrive numerosi testi, tra cui Una storia a Irkutsk (1959), che è rimasto il suo maggior successo, anche a livello europeo: toccante e coraggioso quadro della gioventù sovietica alla fine degli anni Cinquanta, nel non facile periodo del disgelo post-staliniano.

La manifestazione si tiene nell'ambito della stagione di "Teatro a Leggio" che gli Amici della Contrada organizzano con il sostegno delle Assicurazioni Generali, della Fondazione CRTrieste, della Regione Friuli-Venezia Giulia e della Provincia di Trieste. L'accesso alla lettura è riservato ai soci Amici della Contrada, ai soci Circolo delle Generali. Tesseramenti in corso.

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