Notizia inserita il 20/02/2015
"Il romanzo di Maria Pia Veladiano diviene spettacolo grazie alla regia di Cristina Pezzoli: La vita accanto indaga il tema della bellezza ed è ospite dal 20 al 22 febbraio del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, per il cartellone altripercorsi. Protagonista del monologo è Monica Menchi".
Quattro donne - la scrittrice Maria Pia Veladiano, la
drammaturga Maura Del Serra, la regista Cristina Pezzoli e
l'attrice Monica Menchi - artefici di uno spettacolo che sembra
scritto per i nostri animi confusi.
Si tratta di La vita accanto tratto dall'omonimo romanzo di Maria
Pia Veladiano, vincitore del Premio Calvino 2010 e classificatosi
al secondo posto al Premio Strega 2011.
Dalla pagina passa al palcoscenico ed approda alla Sala Bartoli dal
20 al 22 febbraio, per la stagione altripercorsi del Teatro Stabile
del Friuli Venezia Giulia.
Il tema è la bellezza: quella esteriore e quella
interiore, più difficile da scorgere, ma incredibilmente
intensa.
«Se non ci fossero specchi, resterebbero gli occhi a dire ad
una donna brutta che è brutta» spiega la regista
Pezzoli. «Gli occhi degli altri sono uno specchio. Sono il
giudice che decreta se esistiamo o no. Se siamo belli o brutti.
Possiamo ignorare il giudizio, cercare di esserne indipendenti, ma
tutti desideriamo che qualcuno nel mondo guardi la nostra bellezza.
La riconosca. Non essere guardati equivale a non essere amati.
Crescere storti, evitati, provoca dolore. Ma la possibilità
di trasformare il dolore, genera a volte, una nuova inaspettata
bellezza. La bellezza della musica, della poesia, la bellezza che
sta nelle mani di questa bambina brutta».
Riflessioni profonde, che scavano nel nostro quotidiano: quante volte ci limitiamo all'esteriorità? Quante volte le diamo una rilevanza esagerata, sia nel giudizio degli altri, sia in ciò che pretendiamo da noi stessi? E peggio ancora, quante volte dimentichiamo che ci sono bellezze "altre" da sviluppare, a cui dare spazio e attenzione?
«L'atto scandaloso di una bellezza che ha bisogno di orecchie e di anima per essere vista» continua infatti la regista. «Questa storia sfida il tempo in cui è stata scritta: un'epoca in cui l'apparire ha seppellito l'essere, in cui "photoshoppare" visi e corpi è la regola che si impone per correggere ogni imperfezione del corpo umano. Mettere in scena la bruttezza come metafora, conservarne il mistero, non banalizzare rendendo realisticamente "mostruosa" la protagonista, è un compito non piccolo poiché tutto quello che accade nel romanzo di Maria Pia Veladiano e nell'efficace riduzione di Maura Del Serra, ruota intorno a questa condizione. La letteratura e la poesia possono far vedere solo dicendo, il teatro deve far vedere anche agli occhi. L'invenzione della bruttezza sarà dunque il nostro punto di partenza, il cambio dello sguardo del pubblico alla fine del racconto, ci auguriamo sia il punto di arrivo».
La vita accanto di Mariapia Veladiano (Giulio Einaudi Editore) va in scena nell'adattamento teatrale di Maura Del Serra e per la regia di Cristina Pezzoli. Ne è protagonista Monica Menchi. Ha curato maschera, scene e costumi Rosanna Monti. Lo spettacolo è una produzione dell'Associazione Progetto Teatro con il contributo della Fondazione Banche di Pistoia e Vignole ‒ Montagna Pistoiese distribuzione Compost Prato.
La vita accanto va in scena alla Sala Bartoli da venerdì 20 a domenica 22 febbraio: nelle due prime repliche l'inizio sarà alle 21, mentre domenica come di consueto si tiene la pomeridiana alle ore 17.
I biglietti per lo spettacolo si possono acquistare presso tutti
i punti vendita dello Stabile regionale, ed i consueti circuiti e
accedendo attraverso il sito www.ilrossetti.it all'acquisto on
line.
Ulteriori informazioni al tel 040-3593511.
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