Notizia inserita il 20/06/2011
"Golden Mama" è un premio istituito dall'Associazione Waterpolo Development dedicato alla figura della Mamma.
Viene assegnato alle madri di campioni medaglie d'oro di tutti gli sport quale riconoscimento per il contributo che hanno offerto allo sport con i loro insegnamenti e sacrifici accompagnando per anni i loro figli all'attività sportiva, contribuendo così in maniera determinante alla formazione di grandi campioni.
La "Golden Mama" di quest'anno è Giuseppina Granbassi, mamma di Margherita: verrà premiata il 24 giugno a Lignano Sabbiadoro nel corso della grande festa finale dell'Haba Waba International Festival, la più importante manifestazione mondiale Under 11 di pallanuoto, organizzata dall'Associazione Waterpolo Development su mandato della Federazione europea (Len).
Centoventi chilometri al giorno, più o meno, per 5 giorni alla settimana, ogni settimana del mese, per almeno 7 anni buoni. Moltiplicate e scoprirete quanti sono i chilometri che la signora Giuseppina Granbassi, Finy per la famiglia e per gli amici, ha percorso in automobile per permettere a sua figlia Margherita di diventare pluricampionessa del mondo di fioretto individuale e a squadre, di vincere medaglie olimpiche, una Coppa del Mondo, due titoli europei oltre a tante altre medaglie nelle grandi competizioni internazionali.
Cinque giorni alla settimana, dal lunedì al venerdi, prima da Trieste a San Giorgio di Nogaro per fare allenare la piccola Margherita con il suoi primo maestro di scherma Dario Codarin e poi, dopo qualche anno, da Trieste a Udine per affinare la tecnica e far sbocciare la campionessa da Andrea Magro, il suo secondo maestro che poi sarebbe stato il suo commissario tecnico in nazionale.
E dopo queste settimane così serrate, come ci si rilassava nei weekend? Ma andando in trasferta per le gare, naturalmente. Trieste-Salerno e ritorno, Trieste-Foggia e ritorno, Trieste-Roma e ritorno e tante altre "scampagnate fuori porta" di questo genere. Tutte in automobile, tutte con mamma Finy al volante o a supporto morale. Che per questa sua presenza assidua si è presa anche della rompiscatole, da qualcuno. L'automobile come una seconda casa, dagli 8 anni di Margherita in poi.
La signora Finy aspettava la figlia fuori dalla scuola a tempo pieno che frequentava, la caricava in auto e via. Durante il tragitto Margherita faceva i compiti, mamma Finy la interrogava. Quello del resto era l'unico momento per studiare, giacchè a casa si tornava per ora di cena, non prima. Con Margherita è stato così finché lei non ha spiccato il volo e, all'età di 15 anni quando colse l'argento nei mondiali Cadetti, ha iniziato a viaggiare con la nazionale azzurra.
Ma prima qualcosa di simile a mamma Finy era toccato con gli altri figli. Eh sì, perché Margherita è l'ultima dei suoi 4 figli e tutti hanno praticato la scherma. Giovanna, la primogenita che ha fatto da apripista, poi Manlio e Francesco. Non hanno vinto quanto la cucciola della nidiata, ma anche loro qualcosa hanno portato a casa. Francesco, ad esempio, un titolo mondiale militare a squadre, Manlio alcune vittorie nelle gare del Grand Prix italiano e alcuni titoli regionali.
Anche queste, però, la signora Finy le considera grandi soddisfazioni e mai ha vissuto come sacrificio il servizio di mamma taxi svolto per anni. "Ho potuto farlo grazie anche a mio marito Gianfranco che mi ha dato modo di non lavorare e mi ha permesso così di seguire con questa costanza i nostri figli, assecondandomi in pieno. E' per questo motivo che questo premio lo condivido con lui".